Sovrallenamento: cause ed effetti

Persona in palestra che si appoggia a un bilanciere con pesi, indossando una canotta blu, in un momento di riposo. l'immagine è accompagnata dalla scritta "Sovrallenamento: cause ed effetti" e dal logo di ScienzeMotorie.com
23 settembre 2022

Definizione della sindrome da sovrallenamento

La sindrome da sovrallenamento, abbreviata anche con la sigla “OTS” (overtraining syndrome) è una risposta “maladattativa” dell’organismo a sforzi fisici intensi e troppo ravvicinati che non permettono un adeguato recupero energetico e neurobiologico. Questo stato si manifesta con alterazioni a carico di multipli sistemi ed apparati (neurologico, endocrinologico, immunologico, etc.) e con una compromissione della perfomance fisica della durata superiore ai 2-3 mesi, altrimenti si parlerebbe di “Overreaching”.

L’esatta eziologia e patogenesi di tale sindrome sono, ad oggi, ancora poco conosciute. È però noto che le principali alterazioni endocrine riguardano gli assi ipotalamo-ipofisi-surreni e ipotalamo-ipofisi-gonadi, mentre, a livello del sistema immunitario, si verificano cambiamenti a carico della funzione dei linfociti T oltre ad una compromissione dell’equilibrio fra sistema immunitario innato ed adattativo.

A livello neurologico, infine, si assiste ad una prevalente attività del sistema autonomico parasimpatico negli sport aerobici e ad un’iperattivazione del sistema simpatico negli sport anaerobici.

Sindrome da sovrallenamento

Cause della sindrome da sovrallenamento

In genere, gli atleti più affaticati hanno riportato maggiori cambiamenti percettivi e punteggi dell’umore negativamente più elevati rispetto ad altri atleti sani. La spossatezza si distingueva dal “burnout” (decremento della performance) sulla base delle conseguenze motivazionali.

Nello studio effettuato da Kenttä, Hassmén e Raglin del 2001, su un campione di 272 individui il 41% ha evidenziato una perdita della motivazione all’allenamento, dato che già di per sé indica uno stato di burnout. Inoltre, il 35% degli atleti ha riportato una bassa soddisfazione per il tempo dedicato a relazioni importanti e il 29% ha valutato il rapporto con il proprio allenatore come da estremamente brutto a solo moderatamente buono.

La stanchezza è un problema diffuso tra i giovani atleti e non è solo correlata all’allenamento fisico, ma anche a fattori esterni riguardanti l’esercizio e il rispettivo affaticamento (come il rapporto con l’allenatore o altri cause di stress mentale).

La sintomatologia relativa alla sfera psicologica sembra quindi essere causata da alterazioni dell’attività dei principali neurotrasmettitori.

Gli atleti che incorrono più spesso nel sovrallenamento sono quelli che svolgono sport di resistenza, ovvero sport che richiedono uno sforzo notevole e prolungato nel tempo quali il tennis, il ciclismo, il nuoto, l’atletica leggera nelle competizioni da mezzofondo e fondo, il calcio, lo sci alpino e il canottaggio.

Effetti della Sindrome da Sovrallenamento

In un secondo studio condotto da Kreher, i partecipanti selezionati sono stati divisi in 3 gruppi:

  • atleti affetti da OTS (OTS),
  • atleti sani (ATL) e
  • soggetti sani non fisicamente attivi (NCS).

Rispetto all’ATL, il gruppo OTS ha mostrato: una diminuzione della qualità del sonno; aumento del tempo medio necessario nel lavoro e nello studio; diminuzione della libido; diminuzione dell’assunzione di calorie, carboidrati e proteine; stati d’umore ridotti; diminuzione del metabolismo basale; aumento del grasso corporeo; diminuzione della massa muscolare e diminuzione dell’idratazione.

Le principali manifestazioni cliniche che caratterizzano la sindrome da sovrallenamento sono: marcata astenia; calo della performance fisica, apatia e depressione. Rigidità, dolorabilità e affaticamento muscolo-tendineo sono inoltre frequentemente presenti negli atleti in corso di OTS.

Come già accennato precedentemente, i sintomi e i segni prevalenti possono cambiare a seconda dal tipo di sport praticato.

Negli sport aerobici, pertanto, tendono a prevalere manifestazioni legate all’attivazione del sistema nervoso parasimpatico quali bradicardia ed ipotensione. Al contrario, negli sport anaerobici, il quadro clinico è caratterizzato da un’iperstimolazione del sistema autonomico simpatico con manifestazioni quali insonnia, irritabilità, agitazione, tachicardia ed incremento di pressione arteriosa.

Altre manifestazioni cliniche frequenti nell’OTS sono anoressia, calo ponderale, torpore mentale e, nel sesso femminile, alterazioni del ciclo mestruale fino ad un quadro di franca amenorrea. La sindrome da sovrallenamento favorisce lo stato di disidratazione, la riduzione della massa magra e un calo della libido.

Segni e sintomi

Bibliografia:

  • Kreher, J. B., & Schwartz, J. B. (2012). Overtraining syndrome: a practical guide. Sports health, 4(2), 128-138
  • Kenttä, G., Hassmén, P., & Raglin, J. S. (2001). Training practices and overtraining syndrome in Swedish age-group athletes. International journal of sports medicine, 22(06), 460-465.
  • Kreher, J. B. (2016). Diagnosis and prevention of overtraining syndrome: an opinion on education strategies. Open access journal of sports medicine, 7, 115.
  • Cadegiani, F. A., & Kater, C. E. (2018). Body composition, metabolism, sleep, psychological and eating patterns of overtraining syndrome: results of the EROS study (EROS-PROFILE). Journal of sports sciences, 36(16), 1902-1910.

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