Esercizio Correttivo: casi clinici

Di:   Scienze Motorie  |  24 Maggio 2021

Il Metodo di Esercizio Correttivo® segue una sequenzialità di operazioni ben precise secondo uno schema scientifico e codificato. Le operazioni di intervento possono essere riassunte in un diagramma di flusso che ne identifica gli aspetti chiave.

Esercizio Correttivo

Fase di analisi: test statici e dinamici di Esercizio Correttivo®

  • Analisi statica ed esame del filo a piombo
  • Analisi della funzionalità attivo-dinamica
  • Valutazione della forza muscolare analitica attraverso test muscolari manuali
  • Valutazione del ROM articolare analitico attraverso test articolari manuali •Overhead squat test
  • Single leg squat test
  • Upper extermity test
  • Y balance excursion test

Le fasi di Esercizio Correttivo

I test vengono svolti secondo quella che è la necessità del singolo utente che si rivolge allo specialista. Quest’ultimo, una volta eseguita la sua valutazione e stilata una lista delle priorità sulle quali lavorare, organizza un programma di lavoro suddiviso in due fasi:

  1. Fase di Riequilibrio: ha lo scopo di ridurre gli squilibri tra i gruppi muscolari tesi e detesi attraverso esercitazioni di rilasciamento muscolo-fasciale, stretching e mobilità attiva, esercizi di rinforzo analitici
  2. Fase di Integrazione: ha lo scopo di lavorare sul distretto bersaglio in sinergia con altri distretti attraverso esercitazioni che vedano chiamati in causa gli aspetti coordinativi e il lavoro congiunto di più segmenti corporei.

Tecniche Esercizio Correttivo

Per rendere effettivo ciò che è stato descritto è necessario avvalersi di 4 tecniche specifiche divise in 2 fasi:

FASE DI RIEQUILIBRIO

A) Tecniche inibitorie: auto-rilassamento mio-fasciale
B) Tecniche di mobilizzazione: mobilità articolare, stretching statico, dinamico, PNF
C) Tecniche d’attivazione muscolare: rinforzo muscolare

FASE DI INTEGRAZIONE

Tecniche d’integrazione: movimenti dinamici integrati

Protocolli per rachide lombare e core

Diversi esercizi di plank possono dare al trainer indicazioni sul grado di efficienza del core del soggetto, diventando così un punto di riferimento per determinare la progressione di lavoro con esercizi più o meno complessi.

Laddove i requisiti minimi non siano soddisfatti, quali il mantenimento della corretta postura esecutiva, l’operatore non potrà evolvere la difficoltà delle esercitazioni proposte, al contrario bisognerà semplificare l’esercizio per favorire la migliore esecuzione possibile.

Progressioni e semplificazioni avvengono grazie ad un insieme di strumenti a disposizione dell’operatore, in primis il carico naturale e poi:

  • l’angolo d’inclinazione del corpo rispetto all’asse verticale ideale;
  • l’ampiezza delle leve corporee;
  • l’appoggio bipodalico o monopodalico;
  • l’intervento su uno o più piani di movimento;
  • la staticità o dinamismo del gesto;
  • le basi o attrezzi instabili (palle, tavolette o dischi propriocettivi).

Esercizio Correttivo - Casi clinici

Esercizi per valgo di ginocchio

Esercizi correttivi-compensatori con ausilio di elastici per correggere il valgo dinamico di ginocchio agendo sui muscoli dell’anca.

Esercizio Correttivo - Casi clinici

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Esercizio Correttivo – Casi clinici

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