A seguito delle numerose richieste di chiarimenti che abbiamo ricevuto da parte di enti di formazione privata e docenti, pubblichiamo un’inchiesta su un sistema di consulenza estero che promuove il riconoscimento ministeriale con strategie comunicative sofisticate e strutture legali elusive.
Nel settore della formazione professionale italiana, si sta diffondendo una forma di consulenza transnazionale che, pur presentandosi come supporto tecnico-amministrativo per l’accreditamento presso enti pubblici MIM(ex-MIUR) e non solo, si basa in realtà su un modello di business opaco e fuorviante.
Attraverso una rete ben orchestrata di siti vetrina, moduli di contatto e assenza sistematica di dati legali, queste entità promettono – in forma più o meno esplicita – la possibilità di ottenere accreditamenti ufficiali presso il Ministero dell’Istruzione (MIUR), benefici fiscali e un vantaggio competitivo sul mercato.
La promessa è allettante. La realtà, molto più rischiosa.
Un’apparenza di autorevolezza costruita ad arte
Le società in questione si presentano con denominazioni altisonanti, spesso anglofone, che richiamano strutture istituzionali o internazionali:
Consulting International Corporate Sales
International Accreditation Training Company
Global Academic Standards Board
European Certification Council
Queste diciture, pur non avendo alcun legame con enti pubblici, sono accuratamente progettate per indurre l’utente a credere di trovarsi davanti a un’autorità riconosciuta, o a un ente intermedio di certificazione.
Le pratiche commerciali più ricorrenti includono:
Nomi che evocano riconoscimento istituzionale, ma che non corrispondono ad alcun ente ufficialmente iscritto negli elenchi ministeriali italiani.
Siti privi di trasparenza, dove non compaiono: partita IVA, denominazione legale, sede fisica verificabile, nome del legale rappresentante.
Disclaimer fuorvianti, che da un lato smentiscono ogni collegamento con il MIUR, ma dall’altro continuano a utilizzare formule legate alla realizzazione di Pratiche MIUR o direttamente all’Accreditamento MIUR nei domini o nei titoli delle pagine social e delle numerose campagna marketing, sfruttando l’ambiguità.
❌ Il nodo SOFIA: nessuna possibilità attuale di accreditamento
A smentire la narrativa commerciale di questi soggetti è lo stesso Ministero dell’Istruzione, attraverso il portale ufficiale SOFIA (https://sofia.istruzione.it), dove si legge chiaramente:
“Attualmente non è prevista alcuna modalità di accreditamento per enti di formazione privati. Le modalità di accesso alla piattaforma SOFIA saranno aggiornate con provvedimenti futuri.”
Ciò significa che nessun soggetto, in questo momento, può realmente garantire l’iscrizione o il riconoscimento di un ente non scolastico all’interno del sistema ministeriale.
Pertanto, pagare oggi per un servizio di accreditamento equivale a investire in un’illusione, con il concreto rischio di ottenere nulla anche dopo aver affidato centinaia o migliaia di euro a un intermediario.
Struttura estera e giurisdizione protettiva
Dietro questi nomi si celano realtà con base legale negli Stati Uniti (in particolare LLC registrate in Stati con fiscalità alleggerita), mentre i soggetti operativi risultano spesso residenti in Europa, in nazioni come Portogallo, Malta, Dubai in contesti in cui:
L’identificazione fiscale è difficilmente tracciabile,
Le comunicazioni avvengono solo via email e PEC intestate a società “ponte”,
I clienti italiani, in caso di controversia, non hanno strumenti legali diretti per agire in sede civile o commerciale.
Indiscrezioni e precedenti: chi c’è dietro queste iniziative
Secondo informazioni raccolte in ambienti vicini alla formazione professionale, alcuni soggetti coinvolti in queste strutture risultano già noti per attività passate altamente discutibili:
- Progetti di pseudo-formazione mai realizzati,
- Fasulli enti formativi con certificazioni interne autoreferenziali,
- Programmi “internazionali” di accreditamento con promessa di sgravi fiscali, mai riconosciuti da alcuna autorità pubblica
Diverse segnalazioni raccolte da professionisti truffati parlano di pratiche pagate e mai concluse, contratti standardizzati con clausole capestro e totale assenza di risposte post-acquisto. In alcuni casi, il modello si avvicina pericolosamente a strutture di vendita piramidale mascherate da enti di consulenza.
** Un utente segnala: “Mi hanno contattato per propormi di diventare formatore dell’ ex MIUR, loro si occuperebbero, a pagamento, di tutta la burocrazia”
Indicazione che il linguaggio commerciale gioca su espressioni che suggeriscono riconoscimenti ministeriali, anziché chiarire che si tratta di operazioni private.
** Sul sito stesso si suggerisce addirittura di “stampare diplomi con nomi altisonanti” e “rilasciare attestati ‘di competenza’ senza accreditamento”
pratiche che, per normativa italiana, configurano un uso ambiguo e potenzialmente ingannevole.
Rischi concreti per professionisti e clienti
Rischio | Dettaglio |
---|---|
Ingannevolezza commerciale | Utilizzo di denominazioni che generano falsa credibilità. |
Impossibilità di contestazione | Giurisdizioni esteri negli USA/Portogallo complicano il recupero economico o legale. |
Frode reputazionale | Utilizzo di attestati non riconosciuti rende il professionista esposto a sanzioni da parte del MIUR/MIM, o può compromettere l’autorevolezza di corsi e attività future. |
Raccomandazioni Importanti:
Accreditamento solo pubblico: l’unico riconoscimento valido in Italia, per enti formativi, è rilasciato da ACCREDIA o da elenchi ministeriali ufficiali
Verifiche essenziali:
- Controllare elenchi pubblici del MIUR o di ACCREDIA.
- Richiedere sempre numeri di protocollo ufficiali.
- Esigere dati societari completi (P.IVA, sede, rappresentante).
Se qualcosa sembra “troppo bello per essere vero”, nella grande maggioranza dei casi, lo è. Affidarsi a strutture estere con nomi pomposi espone sia a rischi economici, sia a conseguenze legali o reputazionali.
Conclusione: professionalità e legalità sotto attacco
Chi cerca di accreditarsi secondo le normative italiane dovrebbe evitare scorciatoie pericolose. Affidarsi a società di facciata con sede all’estero e nomi roboanti non solo espone a un danno economico, ma compromette gravemente la credibilità del professionista nel caso in cui si scopra l’inconsistenza legale dell’accreditamento ottenuto.
Attenzione: Nessuna società estera può garantire un accreditamento MIUR. Il riconoscimento è un atto pubblico e discrezionale del Ministero. Ogni altra affermazione – esplicita o implicita – è da considerarsi fuorviante o, peggio, ingannevole.
Prima di firmare o pagare, consulta il sito ufficiale del MIUR e il portale SOFIA. Se il fornitore non è incluso in elenchi pubblici e verificabili, o se non fornisce numero di protocollo reale: puoi evitare l’investimento ed eliminare il rischio.