14 giugno 2014

Quanti di voi hanno pensato di fare delle esperienze di studio/lavoro all’estero? Probabilmente molti.

Lo scopo di quest’articolo è di condividere con voi la mia esperienza maturata nel mondo delle scienze motorie, con l’auspicio che possa essere uno stimolo e una spinta  a investire in voi stessi e nelle vostre capacità.

Il mio percorso inizia con il conseguimento della laurea triennale in Scienze Motorie, presso l’Università degli studi di Perugia. Dopo varie ricerche su internet passate ad analizzare programmi universitari e mandando e-mail a docenti italiani e non, decido di sfidare me stesso e confrontarmi con colleghi di tutta Europa. Come? M’iscrivo, dopo aver superato il test d’ingresso (prova scritta e colloquio orale tutto in lingua inglese) allo European Master in Health and Physical Activity, una specialistica di Scienze Motorie (120 CFU) della durata di due anni presso l’Università del Foro Italico, IUSM, Roma. Naturalmente il corso si svolge in lingua inglese e offre la possibilità di conoscere docenti che lavorano nei più grandi centri di ricerca di varie università europee (Vienna, Cologne, Oslo, e Odense). Io ho scelto di andare per due mesi in Danimarca, presso “The Southern Denmark University”, Odense, un’Università con mille risorse. Qui ho potuto far parte di uno studio e raccogliere materiale sufficiente per scrivere la tesi, che è ancora in fase di elaborazione.

Differenza tra l’Università italiana e danese.

L’approccio utilizzato nei nostri atenei si limita spesso all’applicazione letterale di quanto riportato nei libri, tralasciando l’aspetto critico che dovrebbe avere ogni studente nell’affrontare una specifica tematica. Per esempio: quante volte abbiamo sentito dire all’Università che siamo nel bel mezzo di una pandemia mondiale chiamata sovrappeso e obesità? Molte volte credo… ma quante volte abbiamo discusso con i nostri docenti in merito a questo, provando voi a proporre qualcosa d’innovativo? Poche volte credo… Almeno nel mio caso! Questa è la più grande differenza che ho trovato tra l’Università Italiana e quella estera.

Gli esami

Per quanto riguarda gli esami non posso dire se sono più o meno difficili rispetto alla realtà italiana. Questo perché il metodo è completamente diverso: si parte da un problema e si prova a risolverlo. Il mio consiglio, se siete intenzionati ad andare a studiare all’estero, è prima di tutto quello di avere un livello d’inglese molto buono e fare un po’ di pratica con colleghi italiani, criticando in modo costruttivo i temi riguardanti il mondo delle Scienze Motorie.

Quanto costa studiare all’estero?

È difficile dire con esattezza se studiare all’estero costa molto oppure no! Questo perché ogni persona ha delle esigenze diverse. In linea di massima se si pianifica bene il tutto non si spende di più che studiare fuori sede in ItaliaLe Università offrono varie possibilità sia in termini di borse di studio che di opportunità lavorative.

Qual è il costo medio della vita in Danimarca?

La vita in Danimarca è molto cara, perfino i Danesi sono restii ad andare a cena fuori o prendere mezzi pubblici. La maggior parte delle persone si organizza preparando i pasti a casa e poi via in bicicletta al lavoro (che è un ottimo se non il miglior modo di “active transportation” soprattutto per i bambini).

Il laureato in Scienze Motorie in Danimarca

La figura del laureato in Scienze Motorie oltre confine è presa in considerazione in maniera molto diversa rispetto a quella che tutti conosciamo in Italia. Proprio per questo motivo ci potremmo trovare difronte a delle situazioni che non avevamo probabilmente mai sperimentato nella pratica. Il famoso lavoro di gruppo fatto all’Università diventa utile nella quotidianità, quando è necessario un confronto con altri professionisti come medici, nutrizionisti e allenatori; è proprio da questo confronto che inizia il tutto. Tra le varie figure professionali s’instaura un dialogo che porta all’individuazione di una soluzione ottimale sotto ogni punto di vista.

Quali prospettive ha un laureato in Scienze Motorie in Danimarca?

Il laureato in Scienze Motorie ha la possibilità di carriera in diversi ambiti, tra i quali: sportivo, fitness, preventivo e adattato, riabilitativo e di ricerca scientifica. Questa figura si trova in tutte le strutture fitness e sportive, (come in Italia nella maggior parte dei casi) con l’unica differenza che i nostri colleghi sono considerati in modo più professionale. Sono visti, infatti, come dei professionisti del benessere, ai quali rivolgersi in caso di problemi fisici.

Conclusioni

In conclusione il percorso intrapreso ha soddisfatto le mie aspettative: l’obiettivo dei docenti non è stato solo quello di insegnarci concetti nuovi, ma ci hanno messo di fronte a delle problematiche la cui risoluzione ha richiesto collaborazione reciproca e utilizzo ottimale delle nostre conoscenze.
La motivazione principale che mi ha portato a fare questa scelta nasce dal fatto di non sopportare l’idea che per essere aggiornato in ambito scientifico, sportivo, fitness e della preparazione atletica è necessario aspettare che qualcun altro scelga gli argomenti, traducendoli e pubblicandoli su riviste italiane del settore.  Con questo non voglio dire che in Italia non esistono professionisti, anzi tutt’altro. Anche loro, nell’affermare una tesi prima di tutto pubblicano i loro lavori in riviste internazionali, dunque in inglese.
Se avete intenzione di andare all’estero parlate con Università, docenti, studenti e chiunque pensiate possa esservi d’aiuto. Controllate i programmi universitari on line (le università estere nella maggior parte dei casi hanno dei siti  internet molto all’avanguardia, dove non sarà difficile trovare delle risposte), mandate e-mail a studenti e professori che se non Italiani vi risponderanno in un tempo ragionevole nel 99% dei casi, condividete il vostro sapere con i colleghi, migliorando così il servizio che noi laureati in Scienze Motorie possiamo offrire. Interagire con ambienti internazionali è fondamentale per ampliare il bagaglio culturale e per fortificare le proprie conoscenze, con lo scopo che la nostra passione diventi il nostro lavoro.

Non smettiamo mai di credere ai nostri sogni solo perché qualcuno ci dice che non si potranno realizzare.

Alessio Bricca
Dottore in Scienze Motorie
Studente Master Internazionale in “Health and Physical Activity”

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