05 aprile 2022

Per carboidrati si parla di fonti alimentari a prevalente contenuto glucidico rispetto a quello di altri macronutrienti come proteine e lipidi.

Ad esempio la pasta, il pane, il riso e la frutta presentano un contenuto diverso tra loro di carboidrati ma sempre superiori rispetto a proteine e lipidi.

Sono proprio le differenze tra le fonti alimentari in cui troviamo i carboidrati che impattano diversamente l’organismo attraverso diversi aspetti come ad esempio il contenuto idrico diverso, il contenuto di sali minerali, di vitamine, di fibre, il potenziale pro-infiammatorio, l’indice glicemico, la densità energetica e il contenuto glucidico che in relazione all’indice glicemico determina il carico glicemico.

Carboidrati: Spaghetti vs Mela

Ecco un esempio tra come due fonti alimentari a prevalente contenuto glucidico, cioè di carboidrati, a parità di apporto di carboidrati impattano molto diversamente il corpo.

Ipotizziamo di dover assumere 30 grammi di carboidrati: si possono assumere con 38 grammi di spaghetti pesati a secco da farina 00 oppure da 270 grammi circa di mela. I carboidrati non cambiano in queste quantità, tuttavia la mela presenta un contenuto idrico superiore.

carboidrati mela spaghetti

Presenta vitamine liposolubili (beta-carotene e retinolo equivalenti), vitamine idrosolubili (B1, B2, B3, folati e vitamina C che è la più abbondante tra queste) e fitochimici (i polifenoli, infatti contiene quercitina che è un importante azione antiossidante, antivirale, antitumorale). In questa quantità di mela sono contenuti circa 6 grammi di fibre, un quinto dell’apporto giornaliero (si dovrebbero consumare circa 30 grammi di fibre quotidianamente).

Per quanto riguarda gli spaghetti nella stessa quantità l’apporto idrico è scarso, il contenuto di vitamine liposolubili non esiste, il contenuto di vitamine e sali minerali è inversamente proporzionale al grado di raffinazione. Stiamo parlando di farina 00, altamente raffinata, quindi il loro contenuto in seno a tali microelementi è trascurabile così pure come quello delle fibre.

Indice glicemico

Inoltre l’indice glicemico della mela è 36.

Di seguito i vari livelli di indice glicemico:

  • Molto basso: da 0 a 40
  • Basso: da 41 a 55
  • Moderato: da 56 a 70
  • Alto: > 70

La pasta ha un indice glicemico di 49, superiore rispetto alla mela e queste sono le principali caratteristiche. Inoltre la pasta non presenta fitochimici e polifenoli. Questi aspetti già fanno capire una prima discriminazione qualitativa tra due fonti alimentari a parità di contenuto glucidico.

Potere saziante

Queste differenze impattano diversamente anche il potere saziante: perché è importante?

Un individuo che intraprende un processo di dimagrimento attraverso una dieta ipocalorica ha come difficoltà quella di avere fame, e questo fa dismettere ogni nobile presupposto di continuare. Ecco che modulando la fonte alimentare che si sceglie per seguire il protocollo dimagrante può fare grossissime differenze, o avere successo o interrompere e quindi non dimagrire.

La mela in quelle quantità determina più potere saziante rispetto alla pasta in quelle quantità. Il contenuto idrico maggiore della mela determina una maggiore distensione gastrointestinale che attiva dei meccanocettori e questi a loro volta stimolati fanno produrre un ormone (la pancreozimina o anche definita colecistochinina) che arriva al cervello e induce sazietà.

La presenza di fibre e antiossidanti modula la glicemia e conseguentemente l’insulinemia. Se glicemia e livelli di insulina sono moderati e costanti inibiscono i centri oressigenici e a loro volta si ha un inibizione dei centri della fame a livello dell’area perifornicale dell’ipotalamo laterale. Adeguati livelli di insulina costanti consentono di attivare i centri anoressigenici che stimolano il nucleo paraventricolare e ventromediale dell’ipotalamo determinando sazietà.

Si capisce bene che se un individuo di fronte ad un programma ipocalorico per dimagrire non avverte la fame, il programma sarà protratto più a lungo consentendo il successo. Uno stimolo per determinare un risultato non solo deve essere ben collaudato ma deve essere applicato per un tempo sufficiente a produrre adattamenti.

A livello intestinale

La pasta da farina 00 contiene glutine che come ben sappiamo è la proteina del grano, dell’avena, dell’orzo e del segale. È una proteina che se ingerita da soggetti geneticamente predisposti crea malattia celiaca, ossia un’infiammazione cronica dell’intestino tenue che porta alla diminuzione del numero di cellule iperspecializzate all’assorbimento dei nutrienti, che sono i villi intestinali. Ne conseguono problematiche intestinali ed extraintestinali.

La barriera intestinale deve assolvere contemporaneamente a due funzioni tra loro contrastanti.

  • Da una parte consentire il passaggio di nutrienti importanti e di liquidi, mentre
  • dall’altra parte evitare il passaggio dal contenuto del lume intestinale al sangue di sostanze non desiderabili come muffe, tossine e batteri che creerebbero infiammazione.

Ecco che riesce ad assicurare tale duplice azione contrastante grazie alla complessità della sua struttura anatomica e funzionale.

batteri intestinali

Si è visto che il glutine con una delle sue due proteine che lo costituisce, la gliadina, interagisce con un recettore presente a livello intestinale che si chiama CXCR3. L’interazione tra la gliadina e tale recettore attiva una proteina chiamata zonulina, che aumenta la permeabilità intestinale. Inoltre nella farina sono contenute le WGA (Wheat Germ Agglutinin) ossia la agglutinine del germe del grano, delle lectine che nella pianta hanno un ruolo difensivo per il germe contro gli insetti, batteri e lieviti. Si è visto che a livello umano possono determinare la produzione di citochine infiammatorie che indeboliscono lo strato epiteliale intestinale ed in tal modo favorirebbero un aumento della permeabilità intestinale.

La proteina del grano è data dal 80% al 90% dal glutine, dal 10% al 20% da globuline albumine e per il 4% dalle ATI. Sono gli allergeni responsabili maggiormente dell’asma del panettiere. A livello umano determinerebbero anch’essi l’aumento della produzione di citochine infiammatorie e quindi favorirebbero attraverso l’indebolimento dell’epitelio intestinale aumento della permeabilità intestinale.

In letteratura, un incremento e cronico della permeabilità intestinale è associato a svariate patologie: diabete di tipo 1, sclerosi multipla, artrite reumatoide, depressione, fatica cronica, patologie infiammatorie intestinali e sindrome dell’intestino irritabile.

Bibliografia:

  • Nutrients. 2013 Mar; 5(3): 771–787. The Dietary Intake of Wheat and other Cereal Grains and Their Role in Inflammation. Karin de Punder and Leo Pruimboom
  • J Exp Med. 2012 Dec 17;209(13):2395-408. Wheat amylase trypsin inhibitors drive intestinal inflammation via activation of toll-like receptor 4.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

Make-America-Fit-Again

Make America Fit Again: Sport, Fitness and Nutrition

Lezione dagli USA per un’Italia che Affonda nella Demagogia In un’epoca in cui la salute pubblica è al tempo stesso emergenza concreta e bandiera da sventolare nei talk show, gli Stati Uniti lanciano un messaggio chiaro, diretto, perfino provocatorio: “Make America Fit Again”. Con un ordine esecutivo datato 31 luglio 2025, il Presidente Donald J. […]

Integrazione tra biomeccanica e sviluppo della forza per l’ottimizzazione della performance nel football americano

Integrazione tra biomeccanica e sviluppo della forza per l’ottimizzazione della performance nel football americano

Il football americano è uno degli sport più seguiti negli Stati Uniti, con oltre 70.000 atleti collegiali negli ultimi cinque anni. Negli ultimi tempi sta guadagnando popolarità anche in Europa, con 17 squadre nella European Football League e 12 team iscritti al campionato italiano di prima divisione. Spesso percepito come uno sport basato esclusivamente sulla […]

Persona anziana con capelli grigi che si copre la bocca durante un colpo di tosse, sfondo neutro sfocato, con logo scienzemotorie.com in basso a destra.

Malattie respiratorie croniche ed esercizio fisico negli anziani

Le malattie respiratorie croniche sono una delle principali cause di morbidità e mortalità negli anziani. L’aumento dell’età media della popolazione richiede strategie di prevenzione e gestione più mirate riguardo a questa tipologia di disturbo. L’esercizio fisico ha un ruolo fondamentale, tra altri metodi di intervento non farmacologici, per migliorare la qualità della vita e ridurre […]

L'immagine mostra una donna anziana con un’espressione pensierosa o preoccupata, con la mano appoggiata sulla testa. Il suo sguardo sembra riflettere su una questione importante. Sullo sfondo, c'è un ambiente interno, con una pianta e una finestra che lasciano entrare la luce naturale. In basso, è presente un testo in italiano che recita "DISTURBI PSICHICI NELL’ANZIANO", seguito dal logo scienzemotorie.com

Disturbi psichici ed esercizi fisico nella terza età

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida per il presente e per il futuro. Tra i disturbi più diffusi nella terza età, è evidente un aumento di quelli psichici. Condizioni come depressione, ansia, disturbi del sonno e altri problematiche sono frequenti in questa fascia di età e hanno un impatto spesso devastante sulla qualità della vita. […]

Donna sorridente con canotta viola che esegue esercizi di stretching all’aperto, promuovendo l’esercizio fisico per malati di cancro; logo scienzemotorie.com visibile.

Esercizio Fisico per i Malati di Cancro

Esercizio Fisico per i Malati di Cancro: ecco nuove linee guida Per il crescente numero di persone malate di cancro in tutto il mondo, ci sono prove crescenti che l’esercizio fisico è una parte importante del recupero. Ma quanto e che tipo di Esercizio Fisico è necessario? Una recente ricerca, condotta da un gruppo internazionale […]

L'immagine mostra tre persone anziane che praticano esercizi fisici in una palestra. Indossano abiti sportivi e sono impegnate in una sessione di ginnastica leggera o stretching, che sembra essere adatta alla loro età. Sullo sfondo, si vedono attrezzature da palestra come manubri colorati e una grande palla blu. In basso, c'è un testo che recita: "TUMORI ED ESERCIZIO FISICO NELL’ANZIANO" e il logo di Scienze Motorie

Tumori ed esercizio fisico nell’anziano

Il tumore rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica e il suo impatto è particolarmente evidente negli anziani. Con il progressivo invecchiamento demografico è fondamentale comprendere come mitigare i rischi associati al cancro e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tra le strategie emergenti, l’esercizio fisico si dimostra uno strumento efficace sia […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40