Tecnopatie del ciclista

Di:   Francesco Galiano  |  22 Aprile 2022

Il ciclismo è uno sport praticato sia dagli atleti professionisti che dagli amatoriali. Durante i vari allenamenti però, può accadere che gli amanti di questo sport, vadano incontro alle cosiddette “tecnopatie del ciclista”.

Queste patologie sono le più diffuse e tipiche del ciclismo. Spesso derivano da una scorretta posizione che viene assunta sulla bicicletta e alla forza impiegata nella pedalata.

L’azione motoria della pedalata è poco stressante a livello delle componenti articolari (tendini, legamenti e cartilagini).

Trattandosi di un lavoro muscolare di tipo isotonico sub-massimale, è generalmente consigliato da ortopedici o tecnici della riabilitazione motoria per atleti di altre discipline colpiti da patologie osteo-muscolari o in seguito a interventi chirurgici per lesioni del legamento crociato (LCA o LCP), menisco e tendine d’Achille.

Purtroppo la rilevanza di tali patologie a livello tendineo e articolare è divenuta molto frequente. Solitamente vi è un’inclinazione ad aumentare sempre più i carichi di lavoro, ma le principali cause che determinano queste disfunzioni sono:

  • Elevati valori di umidità e temperature basse.
  • Le componenti della bicicletta e le caratteristiche tecniche.
  • Posizioni errate con conseguenti turbe biomeccaniche.

La posizione assunta in bicicletta è molto importante, ma anche la geometria del telaio, il manubrio, i pedali e la sella. Quest’ultimi se regolati in maniera non adeguata potranno provocare nell’atleta problematiche come: cervicalgia, lombalgia, coxalgia, sindrome della bandelletta ileotibiale, condropatia femoro rotulea, ginocchio del ciclista, tendinite rotulea, infiammazione del tendine d’achille e metatarsalgie.

Cervicalgia

Durante la pedalata il tratto cervicale è costantemente iperteso per permettere al sistema visivo di osservare il percorso. Una cattiva regolazione della posizione del manubrio o della leva dei freni può provocare uno sbilanciamento eccessivo in avanti, causando così un eccessivo affaticamento da parte dell’atleta. I sintomi più comuni che insorgono sono rappresentati da dolori alla base del cranio, vertigini o nausea.

cervicalgia

Questi malesseri sono i primi campanelli di allarme della sofferenza della muscolatura cervicale.

Lombalgia

La lombalgia si concentra nella regione lombare provocando dolore. Il rachide lombosacrale risulta interessato con elevata frequenza, con una prevalenza statistica stimata intorno il 30 e il 60% dei casi.

lombalgia

Fra le cause principali vi è un vizio posturale che può essere innescato da un’altezza eccessiva della sella che provoca uno spostamento del bacino durante la pedalata oppure dall’errato posizionamento del piede sul pedale che può provocare la contrattura dei muscoli lombari.

Coxalgia

La coxalgia provoca dolore all’anca, spesso i ciclisti iniziano ad avvertire un dolore all’inguine, più delle volte interpretato come una pubalgia, che tuttavia con il tempo aumenta diffondendosi in tutta l’anca e irradiandosi alla coscia e al gluteo.

Può essere dovuto ad un sovraccarico funzionale provocato ad esempio da una bicicletta troppo piccola che costringe il ciclista ad oscillare a ogni pedalata o alla cattiva regolazione della sella o del manubrio.

Sindrome della bandelletta ileotibiale

La sindrome della bandelletta ileotibiale è l’infiammazione di un tessuto connettivo che si prolunga lungo tutta la coscia fino ad arrivare al ginocchio e che colpisce il tendine finale del tensore della fascia lata. L’infiammazione del tendine provoca un dolore continuo e non acuto causato dall’attrito tra il tendine e il condilo femorale esterno.

Condropatia femoro rotulea

La condropatia femoro rotulea è frequente nei ciclisti che sottopongono il quadricipite a sforzi intensi a causa dell’errata lunghezza delle pedivelle (le aste a cui è fissato il pedale). Tendenzialmente è un processo degenerativo della cartilagine che rende difficoltoso il passaggio della rotula nella parte finale del femore (troclea femorale).

Ginocchio del ciclista

Il cosiddetto ginocchio del ciclista è una particolare forma di condropatia femoro rotulea che si caratterizza per essere asintomatica. Può insorgere a causa della morfologia stessa della rotula, della posizione dell’asse anatomico femorale-tibiale, dell’esecuzione scorretta della pedalata o dal mal posizionamento sulla sella.

ginocchio del ciclista

Quest’area è un punto importante per il carico del gesto atletico del ciclista. Il dolore al ginocchio porta a periodi di stop che impediscono di gareggiare, portando il cicloamatore a una vera sofferenza psicofisica e di conseguenza a lunghi periodi di inattività.

Tendinite rotulea

La tendinite rotulea o “jumper’s knee ” (ginocchio del saltatore), è una condizione clinica riscontrata di frequente tra gli atleti. Il tendine rotuleo si trova sotto la rotula, conferisce la forza del muscolo alla tibia e permette di estendere il ginocchio. Un mal posizionamento del ciclista sulla sella può costringere il ginocchio a lavorare in tensione provocando una compressione del tendine. Il primo sintomo di questa infiammazione è un dolore nella parte bassa della rotula.

Infiammazione del tendine d’achille

Il tendine d’Achille unisce il tricipite surale, il polpaccio, alla parte posteriore del calcagno. L’infiammazione del tendine d’Achille può insorgere da un’errata posizione del piede sul pedale conseguente ad un errata lunghezza delle pedivelle o dalla mal regolazione della sella in altezza o in lunghezza. Tale errore posturale può causare un blocco nei muscoli della caviglia determinando una ridotta elasticità degli stessi e un forte stress tendineo. È possibile percepire una sensazione di irrigidimento e calore in seguito al dolore. Infortuni più seri possono portare la rottura del tendine e richiedere l’intervento chirurgico.

Metatarsalgia

La metatarsalgia è una condizione dolorosa di tipo infiammatorio a carico del piede nella parte anteriore. Nel ciclismo può essere la diretta conseguenza della cattiva meccanica della pedalata, dell’errata regolazione delle tacchette o la conseguenza di un paio di scarpe inadeguate. Questa regione del corpo è molto importante nel ciclismo in quanto proprio quest’area è quella su cui si esprime la potenza di tutta la gamba sul pedale. Se invece parliamo di ciclisti amatoriali, vi sarà quasi sicuramente l’utilizzo di scarpe non specifiche che porterà inevitabilmente a posizionare il piede in maniera casuale, con una diminuzione quindi della potenza di spinta, ma soprattutto un vettore di potenza errato che scarica sui metatarsi il compito di trasmettere la potenza ai pedali. Ne deriva pertanto un lavoro errato, che se ripetuto per una sola uscita in bici porterà ad avere un forte dolore localizzato nella zona anteriore del piede.

Parametri di posizione

La postura del ciclista può essere definita come la posizione tri-dimensionale assunta dai vari segmenti corporei e dipendente dallo sviluppo e forma del sistema osteo-articolare. Le costanti modifiche delle tensioni dei muscoli agonisti e antagonisti vengono realizzati dal continuo mantenimento dell’equilibrio muscolare, in stretta relazione tra loro. Il ciclista si trova in un sistema a catena cinetica chiusa determinato dalla posizione reciproca di sella, manubrio e tacchette (come detto precedentemente).

Il rapporto tra questi appoggi statici (manubrio e sella) e dinamici (pedali) è definita dai parametri di posizione che determinano il lavoro angolare delle articolazioni e il livello biomeccanico del rendimento della pedalata. Inoltre, bisogna ricordarsi che ogni parametro influenzerà su quello successivo e viceversa.

Molto importante sarà la valutazione e la regolazione del:

  • Piede sul pedale
  • Altezza sella
  • Arretramento sella
  • Allungamento sul mezzo
  • Allungamento e metodiche di determinazione

La postura del ciclista svolge un ruolo fondamentale nel ridurre le probabilità degli infortuni su descritti. Dunque, è consigliato per gli atleti (agonisti o amatoriali) di rivolgersi ad un team multidisciplinare, sia nel caso in cui riscontrino i disturbi di cui sopra, sia preventivamente anche nei confronti di coloro che si accingono a praticare questo sport frequentemente e ad alta intensità.

Un’attenta valutazione da parte di esperti consentirà di risolvere i “dolori”, migliorando così anche la postura durante la guida della bicicletta.

Bibliografia:

  • Pedalare bene (di Zeno Zani)

Sitografia: