Pensieri Negativi: un Fattore da Combattere

Persona seduta con maglietta gialla, testa appoggiata sul braccio, in atteggiamento riflessivo, con testo "PENSIERI NEGATIVI" e logo scienzemotorie.com.
28 settembre 2019

Ognuno di noi porta avanti un dialogo con se stesso, dalle 150 alle 300 parole al minuto: evitare i pensieri negativi può portare enormi benefici alla prestazione sportiva.

Pensiero negativo. Ogni atleta lo sa, sa che succede, non vuole che accada, ma succede. In allenamento o durante una gara quando le cose cominciano a diventare impegnative o estremamente faticose ecco che nella mente appare il fatidico “Non ce la faccio”. Un pensiero negativo che riporta nella mente dell’atleta i fallimenti passati privandolo, non solo della concentrazione necessaria per raggiungere i suoi obiettivi, ma creando dei blocchi mentali che possono influire sulla performance.

Tutti gli atleti ci sono passati: un momento, un periodo, a volte anche un lungo pezzo di vita in cui qualcosa, un blocco, impedisce di dare il massimo o persino di gareggiare. Perché? E come si possono superare questi ostacoli?

L’atleta conosce l’importanza dell’hic et nunc, il qui ed ora, il momento presente in cui dev’essere completamente concentrato, in contatto con se stesso e con il proprio corpo, ma anche centrato con ciò che gli accade attorno, con chi ha accanto e con l’obiettivo da raggiungere. Se in quei momenti interferiscono elementi di disturbo le sirene d’allarme si accendono, se il legame con le parti di sé necessarie a superare la prova è debole, le possibilità di successo si riducono.

I pensieri negativi devono essere evitati?

Sì. I pensieri negativi semplicemente appartengono a noi stessi; sono inevitabili. Il trucco è di accendere il pulsante in tempo e tornare al qui e ora. O, concentrarsi su ciò che dobbiamo fare al momento giusto. Non provando a spostare i pensieri negativi, ma accettando senza giudizio che i pensieri sono lì. Non sprecare tempo ed energie su di esso, fai semplicemente ciò che devi fare in quel momento. In questo modo puoi anche comportarti bene quando la pressione è alta, sei nervoso o hai dolori allo stomaco.

Come spesso accade, sembra più semplice di quello che è. È tutto tranne che semplice; richiede allenamento, esercizio ed esperienza. Ogni atleta ha sperimentato più di una volta che si è pensato fuori gara. I pensieri distraenti non aiutano e i pensieri negativi sono ancora peggiori perché anch’essi succhiano via l’energia tanto necessaria per ottenere il massimo. Molti atleti saranno pertanto inclini a proibire a se stessi di pensare negativamente: “Non voglio più arrabbiarmi. Quando mi sono arrabbiato una volta, ero arrabbiato con me stesso che mi ero arrabbiato. ”

In effetti, è così che funziona…

Uno dei problemi dei pensieri negativi è la fissazione dei sintomi (come arrabbiarsi) e non le loro cause. Se uno sportivo si sofferma in pensieri come “Questo era inutile”. “Come può essere?”, “Perché non sono mai io?” , Senza guardare la causa e cercare soluzioni, va da male a peggio.

Cercando di non pensare di arrabbiarsi, perdere, fallire o commettere errori, rende questi pensieri negativi solo più prominenti. Se non vuoi pensare a qualcosa, puoi avviare automaticamente un processo metacognitivo che controlla se i tuoi tentativi di non pensarci hanno successo. Di conseguenza, i pensieri negativi diventano solo più urgenti, il che a sua volta interferisce con ciò che dovresti fare, vale a dire comportarsi bene e perseguire i tuoi obiettivi.

Per uno sportivo è facile incorrere ne l’errore di criticare l’errore. Ogni volta che sbaglia, che non raggiunge un obiettivo o che la performance è sotto le aspettative, può partire la critica, il rimprovero, la punizione. Purtroppo il pensare negativamente incide su autostima e senso di autoefficacia, oltre ad accrescere rabbia e frustrazione.

Soluzione: il famoso pensiero positivo è di aiuto. Non deve trasformarsi in uno sciapo ritornello di frasi pseudo-motivanti (“Ce la puoi fare!”, “Sei il numero 1!”), ma in un’attitudine concreta ad apprezzare i propri miglioramenti, i risultati, l’impegno e la fatica impiegati.

Ma come si può fare?

La base è che sai cosa apprezzi veramente, quali sono i tuoi valori e le tue motivazioni e gli obiettivi correlati. Un atleta vuole ” eccellere “, ad esempio, superare i limiti e ottenere sempre il massimo da se stesso? Quanto è importante mostrare sportività, rispetto per i tuoi avversari, amicizia e onestà? Questi valori dovrebbero guidare l’atleta, nel bene e nel male, prima, durante e dopo le competizioni. In entrambi i casi, i valori devono essere tradotti in obiettivi.

Non i tuoi pensieri negativi, ma i tuoi valori più importanti e gli obiettivi associati, vanno utilizzati come bussola e fonte di ispirazione. Questo è il motivo per cui è importante che essere consapevole dei tuoi valori e delle tue motivazioni, che tu sappia perché stai facendo ciò che fai. Ad esempio, se sei così frustrato che stai pensando di rinunciare, pensa – se sia il caso – che “rinunciare” non sia in linea con i tuoi valori. Così puoi lasciare i tuoi pensieri per quello che sono e concentrarti su un comportamento che sia coerente con i tuoi valori intrinseci, ovvero continuare e continuare a combattere. Raggiungere quindi un obiettivo importante per te, indipendentemente dal fatto che tu abbia perso o meno la partita. Un buon motivo per essere orgogliosi di te stesso!

Persona seduta su una passerella con maglietta gialla e orologio arancione, in atteggiamento riflessivo, con scritta “PENSIERI NEGATIVI” su sfondo rosso e logo di scienzemotorie.com.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Diagrammi didattici del sistema sensoriale umano: analizzatore neuronale, classificazione dei sensi interni ed esterni e ruoli di visione, udito, tatto e cinestesia nell’equilibrio, postura e movimento.

Articoli Correlati

Documenti di ricerca scientifica su una scrivania con il titolo Il concetto di validità nella ricerca e accessori da ufficio

Il concetto di validità nella ricerca

Il concetto di validità nella ricerca scientifica è l’indicatore fondamentale della solidità e attendibilità dei risultati e delle conclusioni tratte da uno studio. La sua robustezza è intrinsecamente legata alla metodologia con cui la ricerca è stata condotta. Tipi di Validità e Minacce alla Solidità La validità si classifica in diverse forme, ognuna essenziale per […]

Word cloud con termini legati a database, big data e tecnologia, con intestazione rossa "DATABASE E MOTORE DI RICERCA" e logo Scienze Motorie.

Definizione di database e motori di ricerca

Definizione e Differenze Cos’è un Database Un database, o banca dati, è un insieme organizzato di informazioni strutturate e facilmente consultabili.Ogni volta che si gestisce un insieme di dati – come un foglio Excel con i risultati dei test di utenti o clienti – si sta utilizzando un database.Il suo scopo principale è archiviare, gestire […]

Donna distesa su lettino con coppette trasparenti applicate su schiena e gambe durante una sessione di coppettazione, terapia manuale tradizionale.

Cenni storici della Coppettazione e panoramica sulla medicina antica

La visione antica della salute Un modello integrato tra corpo, mente e ambiente La medicina antica offre uno sguardo profondamente diverso rispetto all’attuale approccio iper-specialistico. Oggi la salute viene spesso osservata attraverso la lente della patologia, mentre nell’antichità il focus era rivolto alla comprensione dell’individuo nella sua totalità, includendo abitudini di vita, ambiente, emozioni e […]

Bandiera italiana sventola in uno stadio gremito durante una partita di calcio, con il punteggio Italia 2-0 visibile sul tabellone.

Analisi della situazione calcistica attuale per un’inversione di rotta

Il Lungo percorso La situazione del calcio italiano ormai da anni è critica.Dal 2006 in poi abbiamo vissuto sulla longevità degli eroi mondiali senza avere un vero ricambio generazionale. Paradossalmente, il mondiale 2006 – a livello di programmazione – ci ha fatto regredire, avendo nascosto le falle che già si stavano creando per il ritiro […]

Terapeuta che esegue Gua-Sha su un paziente a torso nudo con strumento metallico, su sfondo scuro, con titolo “CENNI STORICI DEL GUA-SHA” e logo Scienze Motorie.

Cenni storici del Gua-Sha nel mondo e nella MTC

Gua-Sha: L’Antica Terapia Cinese tra Stasi di Sangue e Contro-Reazione Il Gua-Sha è una delle tecniche di trattamento fondamentali della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), con radici storiche che si intrecciano con l’antica pratica del salasso. Letteralmente, Gua significa “strofinare/graffiare via”, mentre Sha si traduce come “calore/febbre”. L’obiettivo primario di questa tecnica è “graffiare via la […]

Illustrazione digitale educativa di due persone in abbigliamento sportivo che mostrano la postura corretta, una frontale e una di lato.

Cosa è la postura

Origini e Significato della Postura: dalla Storia ai Moderni Studi Scientifici Le prime osservazioni sulla postura: Aristotele e il rapporto corpo-ambiente L’interesse per la postura non è un fenomeno moderno. Già nel 330 a.C. Aristotele, filosofo e scienziato greco, osservò con attenzione il modo in cui il corpo umano si relaziona con l’ambiente circostante. Analizzò […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40