Differenze di apprendimento motorio destro-sinistro

Differenze di apprendimento motorio destro-sinistro
23 maggio 2015

DIFFERENZA DI STIMOLI CEREBRALI PER L’APPRENDIMENTO DEL GESTO MOTORIO COORDINATIVO DA PARTE DI UN DESTRIMANE O DI UN MANCINO

L’abitudine nel mondo del calcio è quella di prendere dei luoghi comuni e riportarli sul campo. L’evoluzione dello studio e delle metodologie legate all’apprendimento del gesto tecnico ci portano sempre più a non generalizzare e quindi a personalizzare il modo di insegnamento di un gesto.

In questo articolo differenzieremo il tipo di apprendimento migliore per un destrimane dall’apprendimento ottimale per un mancino, riuscendo così a far migliorare maggiormente entrambi i soggetti.

Partiamo dal comprendere a livello neuromuscolare l’attivazione coordinativa per i 2 soggetti:

Il destrimane utilizza l’area motoria del lobo parietale di sinistra perché l’interazione cervello/corpo lavora in schema crociato (Vediamo infatti soggetti che dopo aver subito un’emmorragia cerebrale nell’emiencefalo di sinistra perdono l’uso dell’emisoma di destra). Il lobo parietale di sinistra è anche la parte “razionale” del cervello, quella che controlla la ragione, le azioni volontarie e l’apprendimento per schemi classici attraverso un FEED BACK di movimenti appresi, cioè la creazione di uno SCHEMA MOTORIO. (meccanismo CLOOSED LOOP cioè che si avvale di informazioni “chiuse” e pre-codificate).

Il mancino utilizza l’area motoria del lobo parietale di destra (con vie afferenti che partono dall’emisoma di sinistra) quindi l’emiencefalo di destra sarà maggiormente “attivato”; questa parte del cervello è quella delle emozioni e della fantasia motoria.

Differenza di apprendimento

Il risultato che dovremo andare ad ottenere sarà la capacità di coordinare movimenti coordinati finalizzati alla situazione motoria attraverso un cambiamento strutturato all’interno del SNC che mi porti ad una nuova memoria motoria (processo che in neurofisiologia si chiama ENGRAMMA) Il destrimane (come già spiegato) riuscirà maggiormente ad apprendere in modo “razionale” (CLOOSED LOOP) cioè per FEEDBACK INTRINSECO: Spiegazione del gesto scomposto e ripetizione continuativa dello stesso gesto coordinativo motorio.

Il mancino riuscirà invece maggiormente ad apprendere in modo “fantasioso” cioè attraverso FEEDBACK ESTRINECO: Visualizzazione del risultato (e del successo) e presentazione del problema da risolvere lasciando successivamente libertà di apprendimento per RISOLUZIONE ERRORE.

Differenza di insegnamento

Bisogna in pratica studiare due metodi diversi di insegnamento per riuscire a far apprendere al meglio (e con minor dispendio energetico possibile) il gesto. Solitamente i più bravi ad apprendere un gesto coordinativo col “lato debole” sono i destrimani perché i nostri metodi di insegnamento classici sono: SCOMPOSIZIONE – OSSERVAZIONE – RIPETIZIONE – CORREZIONE – RIPETIZIONE – … – AUTOMATIZZAZIONE.

Anche quando si tenta di lavorare per correzione errori si ricorre sempre ad un classico: ESERCITAZIONE – CORREZIONE – (OSSERVAZIONE DELLA CORREZIONE) – RIPETIZIONE – …. Per eseguire un vero metodo a “RISOLUZIONE PROBLEMA” bisognerebbe partire dal risultato finale ed esporre verbalmente il problema e poi affidarsi alla fantasia motoria dell’atleta (o del ragazzo) mancino.

ESEMPIO

Sei capace di calciare una punizione col destro centrando il palo? (far vedere il risultato o dimostrando o attraverso un video). Ok, ora prova finché non ti riesce. Visto così sembra un esercizio di scarico delle responsabilità, ma facciamo un esempio più “situazionale”: sei capace di giocare in difesa a destra pur essendo mancino? Ora hai l’obbligo di giocare la partitella a destra senza mai toccare palla col sinistro (altrimenti viene fischiato fallo). Qui il giocatore mancino avrà un miglioramento esponenziale delle sue capacità di gioco con l’arto debole. Nella stessa situazione cosa dirò al destrimane piazzato a sinistra in difesa? Ad esempio: quando ti arriva palla impostati con le spalle alla linea del fuori e controlla palla con l’interno del piede più distante rispetto a dove ti arriva il passaggio; sul controllo “apri” la spalla sinistra ed “attacca” la porta avversaria per condurre palla lungo la linea. Quando devi effettuare un passaggio utilizza l’interno del piede… ecc. Per ottenere lo stesso risultato lavoro su due metodi differenti tenendo conto quindi di un PRINCIPIO DI SPECIALIZZAZIONE.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

Dottoressa con stetoscopio ascolta la schiena di una bambina con i capelli legati in una coda di cavallo e una sciarpa. In basso, la scritta 'Quando finisce l'infanzia?' e il logo di scienze motorie.com

Infanzia: quando finisce? E l’adolescenza?

Quando finisce l’infanzia? E quando finisce l’adolescenza? Infanzia e Adolescenza Quando finisce l’infanzia? Questa è la domanda che i ricercatori internazionali si stanno ponendo cercando di indicare le linee per i limiti di età per i servizi pediatrici in tutto il mondo. Quando finisce l’infanzia? E quando finisce l’adolescenza? Nel mondo ci sono chiare differenze sui limiti che […]

Confronto visivo tra un fegato sano e un fegato affetto da steatosi epatica, con dettagli cellulari e accumuli di grasso evidenziati. In basso a destra è presente il logo di ScienzeMotorie.com

Steatosi epatica

La steatosi epatica, patologia detta anche ‘fegato grasso ‘ è la condizione che si verifica quando la percentuale di grasso nel fegato supera il 5% senza la presenza di altre patologie di danno epatico. La malattia è caratterizzata da infiltrazione di grasso nel fegato, principalmente sotto forma di trigliceridi, che viene accumulato all’interno delle cellule […]

Primo piano di un occhio azzurro con dettagli dell'iride e della pupilla, con sovrapposizioni grafiche tecnologiche che simboleggiano un sistema di mira. In basso il testo "Funzione del Controllo Visivo" e il logo di Scienze Motorie.

La funzione del controllo visivo in presenza di distrattori percettivi

Analisi dei tempi di reazione in una riconfigurazione del fuoco attentivo in presenza di distrattori percettivi rapportata ad una funzionalità nello sport. Le due visioni Il senso visivo è il solo che ci informa contemporaneamente sulla simultaneità e sul successivo: cioè sullo spazio e sul tempo. L’informazione sulla totalità dello spazio è procurata dalla visione […]

Rappresentazione stilizzata di fibre muscolari con striature orizzontali e fascia rossa con testo "Test per la Composizione Muscolare" in basso a destra è ben visibile anche il logo di ScienzeMotorie.com

Test per la composizione muscolare

Il tessuto muscolare scheletrico è costituito per la maggior parte da fibre muscolari lente (slow-twitch muscle fibers) e fibre muscolari rapide (fast twitch muscle fibers). La percentuale relativa di ciascuna sottopopolazione di fibre è per lo più determinata dal codice genetico di un atleta, o genotipo, mentre l’espressione delle proprietà metaboliche di un muscolo e […]

Illustrazione anatomica del cervello umano con il cervelletto evidenziato in arancione e il resto della struttura cerebrale in blu. In basso, la scritta "Il ruolo del cervelletto" con il logo Scienze Motorie.

Il ruolo del cervelletto nel gesto atletico

Ruolo fondamentale nell’esecuzione e miglioramento del gesto tecnico di un atleta è svolto dal cervelletto. È posto nella fossa cranica posteriore, ha una forma ellissoidale appiattita dall’alto in basso. Sono ben distinguibili una parte centrale, detta verme, e due laterali, chiamate emisferi cerebellari. Lo completano due piccole formazioni denominate flocculi. Il cervelletto Il cervelletto è […]

Donna anziana che esegue esercizi con pesi per l'attività fisica nei soggetti affetti da morbo di Parkinson, con luce naturale che entra dalla finestra. nella parte bassa dell'immagine si nota il logo di ScienzeMotorie.com

Attività fisica adattata nei soggetti parkinsoniani

Il morbo di Parkinson Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che provoca disfunzioni motorie e cognitive. Tale patologia è il risultato di un danno alla via nigrostriatale dopaminergico del mesencefalo, che si traduce in una riduzione del neurotrasmettitore di dopamina. Ciò comporta per il soggetto sintomi quali: bradicinesia, rigidità, tremore a riposo, instabilità […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40