Coach Digitale ed Effetto Zeigarnik

Di:   ScienzeMotorie  |  10 Maggio 2018

Non c’è dubbio: volente o nolente, chi ha un personal trainer che bussa alla porta e lo trascina fuori di casa non può saltare gli allenamenti. Ma cos’è che ci spinge invece a rispettare il programma di allenamento di un coach digitale? Perché nei suoi confronti avvertiamo una sorta di senso del dovere che ci porta ad affrontare sessioni intensissime, con le quali altrimenti non ci verrebbe mai in mente di confrontarci?

Bisogna fare ricorso alla psicologia e alla scienza dello sport per capire perché allenarsi con un Coach digitale può aiutarci a raggiungere molti più risultati che farlo da soli.

CON IL COACH MIGLIORERAI GIORNO DOPO GIORNO: TUTTO INIZIA CON UN PROGRAMMA D’ALLENAMENTO

Ogni decisione che prendiamo richiede uno sforzo: prima di tutto bisogna considerare le opzioni a disposizione, pesarle e cercare di trovare quella che è maggiormente in linea con le nostre necessità.

Ad esempio, dopo una lunga giornata al lavoro o all’università, è del tutto comprensibile che una sessione di allenamento il più breve e indolore possibile, o addirittura nessun tipo di attività fisica, risultino l’opzione migliore. Ecco che in questo caso, seguire un programma di allenamento ti aiuta ad evitare le scorciatoie e riduce anche il carico cognitivo tipico di quando si deve prendere una decisione.

Quando ti basi infatti su un programma d’allenamento pensato per garantire il massimo dei progressi e sviluppato in base ai princìpi della scienza dello sport, il cervello non deve stressarsi a scegliere o perdersi in mille considerazioni. Il Coach sa esattamente quali workout sono più adatti a te in base al tuo livello di forma fisica di partenza, li seleziona per te e ti risparmia la fatica di dover scegliere ogni giorno. E puoi starne certo: il tuo corpo è capace di molto di più di quanto credi.

L’EFFETTO ZEIGARNIK: ECCO COSA CI PORTA A VOLERE DI PIÙ DA NOI STESSI

Proprio come un personal trainer in carne e ossa, il tuo Coach digitale non si limita a creare un programma d’allenamento fatto apposta per te ma si prende anche la responsabilità di aiutarti a essere costante. Ma perché mai dovresti sentire questa sorta di senso del dovere nei confronti di un Coach che non è reale, ma fa parte di un’app?

Un aiuto per ottenere una spiegazione soddisfacente arriva dalla psicologia: secondo i principi del cosiddetto “effetto Zeigarnik” gli esseri umani sono più inclini a memorizzare le cose (compiti, attività) che hanno iniziato e che non hanno mai completato, invece di quelle che non hanno mai iniziato. Inoltre, questo effetto dimostra che il cervello prova un certo tipo di tensione quando sa di dover completare qualcosa, ed è proprio questa tensione naturale che ci spinge ad ultimare ciò che abbiamo iniziato. Non terminare la settimana di allenamento con il Coach digitale ci lascia un senso di incompletezza, un leggero disagio che permane finché non si completano tutti gli allenamenti.

Cos’è l’effetto Zeigarnik

L’effetto Zeigarnik prende il nome dalla psicologa Lituana Bluma Zeigarnik, che seduta in un ristorante di Vienna all’inizio del secolo scorso, notò uno strano comportamento da parte dei camerieri: “Ogni singolo cameriere sembrava ricordare perfettamente gli ordini ancora da servire, dimenticandosene immediatamente dopo che erano stati serviti”.

Da brava studiosa, la dott.ssa Zeigarnik tornò nei suoi laboratori per testare, su un gruppo di partecipanti, una teoria che aveva in mente per spiegare lo strano comportamento dei camerieri. La psicologa russa chiese ai suoi partecipanti di svolgere una ventina di semplici compiti: risolvere dei puzzles, realizzare delle collanine, etc.

Da simpatica burlona quale era, la dott.ssa Zeigarnik interrompeva ogni tanto i suoi partecipanti, scrivendo sul taccuino i compiti che stavano svolgendo quando erano stati interrotti.

Al termine dell’esperimento, Bluma la “rompiballe” chiese ai suoi partecipanti quali, dei circa venti compiti svolti, ricordassero meglio: la stragrande maggioranza dei partecipanti dimostrarono di ricordare molto meglio i compiti nei quali erano stati interrotti, rispetto ai compiti che avevano portato a termine; esattamente come i camerieri osservati nel ristorante viennese.

L’effetto Zeigarnik suggerisce che non terminare un compito crea tensione mentale, che lo mantiene in primo piano nella nostra memoria. L’unica cosa che allevia questa tensione? Chiusura causata dal completamento del compito.

In quanto tale, il fenomeno propone che iniziare su qualcosa – non importa quanto grande o piccolo – continui a spiccare il volo nella parte posteriore della mente fino a raggiungere la fine. Una tecnica semplice, è qualcosa che viene comunemente il settore televisivo adotta. Qui, i cliffhangers assicurano che gli spettatori ritornino al programma perché vogliono scoprire cosa è successo, vogliono la chiusura.

E lo stesso vale per il tuo compito apparentemente impossibile. Basta fare il primo passo e il resto seguirà. Parlando con The Independent, la psicologa della CBT di Hadassah Lipszyc della The Blue Tree Clinic ha rivelato che l’effetto Zeigarnik gioca un ruolo importante nella salute mentale.  “Compiti incompleti e procrastinare spesso portano a schemi di pensiero frequenti e inutili, che possono avere un impatto sul sonno, innescare i sintomi di ansia e un ulteriore impatto sulle risorse mentali ed emotive di una persona“, ha detto Lipszyc.

Se usato personalmente o in un contesto terapeutico come la terapia del comportamento cognitivo, l’effetto Zeigarnik può promuovere il benessere mentale motivando qualcuno a completare compiti, sviluppare abitudini più salutari, fissare obiettivi e risolvere problemi che vengono rinviati.”

Completare con successo le attività può fornire un senso di realizzazione aumentando la stima e la stima di sé, inoltre una persona che può trovare la chiusura per eventi o attività stressanti probabilmente avrà un impatto positivo a lungo termine sul loro benessere psicologico“.

MOTIVAZIONE SEMPRE A PORTATA DI MANO: PERCHÉ UN PROGRAMMA DI ALLENAMENTO È LA CHIAVE GIUSTA PER NON MOLLARE

La scienza dello sport ha dimostrato che per un Atleta fare progressi è una fonte di motivazione davvero efficace. Tuttavia, soprattutto quando parliamo di fitness, i risultati non si vedono dall’oggi al domani, per cui dopo un paio di settimane molte persone rinunciano ai loro obiettivi. Un buon Coach quindi deve sempre assicurarsi di evidenziare anche il più piccolo dei progressi e ricordare che ogni passo è fondamentale per avvicinarsi al proprio obiettivo. Così facendo, è in grado di darci un grande senso di soddisfazione e autostima, motivandoci da due punti di vista:

1) Dal momento che il cervello anticipa naturalmente le conseguenze delle nostre azioni, il fatto di sapere che dopo una sessione di allenamento si sta bene rende più facile iniziare il workout successivo.

2) Secondo la teoria della motivazione ad apprendere, le persone sono motivate quando hanno la possibilità di sentirsi competenti e meritevoli. Visualizzando i tuoi progressi grazie alla funzione Ghost Mode, o semplicemente completando una giornata di allenamento con il Coach o terminando la settimana con un nuovo PB, il Coach di Freeletics si assicura che tu possa avere sempre sotto gli occhi i tuoi risultati e che non perda mai la tua motivazione.

RICAPITOLIAMO

Quando si parla di motivazione e perseveranza, ci sono dei meccanismi psicologici che sia dai personal trainer in carne e ossa che dai Coach digitali sfruttano per spronare gli Atleti a mettersi in gioco. Ecco perché c’è un’altissima probabilità che tu sia più motivato e ottenga più risultati se ti alleni seguendo un programma pensato apposta per te da qualcuno che ha le competenze per farlo, invece che scegliere gli esercizi e creare autonomamente la tua routine di allenamento. Il Coach di Freeletics segue i princìpi della psicologia e della scienza dello sport per poterti garantire i migliori risultati dai tuoi workout. E grazie a un’offerta limitata, ora puoi ottenerlo approfittando di uno sconto del 30%.