25 giugno 2016

Con questo articolo vogliamo uscire un attimo dalle classiche pubblicazioni calcistiche che toccano spesso la tattica o la tecnica oppure gli aspetti fisico atletici dello sport. Parleremo di un aspetto importante per la riuscita delle stagioni delle singole squadre e quindi dell’intera società: LA GESTIONE TECNICA.

Chi frequenta il mondo del calcio sa che molte volte si è abitudinari e si lavora per luoghi comuni; ad esempio ormai da anni vengono impostate delle linee guida dal responsabile tecnico della società (le linee possono essere restrittive e schematizzate oppure dei semplici principi da seguire) ma spesso non viene, durante l’arco di tutta la stagione, valutato se il mister di una singola squadra mette in pratica le linee dettate dalla società. Per riuscire a controllare tutte le squadre di un settore giovanile bisognerebbe che la società metta “a libro paga” una figura che possa occuparsi solo di quello (cosa che spesso non è possibile per molte squadre).

Con il metodo di interazione che proponiamo oggi si può sopperire a quella figura ed essere ancora più efficienti nella valutazione dei singoli allenamenti.

Questo metodo inoltre serve a rendere più “unite” le società e non semplicemente un insieme di squadre dove ogni tecnico o istruttore pensa solo al proprio orticello.

SPIEGAZIONE METODO

Partiamo da una spiegazione generale del metodo e poi passeremo a proporre un esempio per meglio entrare in questa filosofia.

Possiamo parlare di un meccanismo di autocontrollo incrociato e crescita comune da parte di tutti i collaboratori tecnici delle varie squadre.

Il principio è molto semplice: 1 volta ogni 2 settimane il vice di una categoria andrà a lavorare con un mister di un’altra annata (nello stesso giorno in cui si allenano entrambe le squadre, creando così uno scambio e non una sottrazione di collaboratori). Inoltre il primo mister di una squadra si ritaglierà un giorno ogni 15 per presentarsi al campo a fare da vice ad un mister dell’area differente (ad esempio dall’area agonistica alla pre-agonistica e viceversa).

Sia il vice che il primo istruttore che si presenteranno sul campo per dare una mano ad altre squadre dovranno compilare una scheda OSSERVATIVA pre-codificata, mentre l’istruttore che beneficerà della visita di questi collaboratori “esterni” alla propria squadra dovrà redigere una scheda DESCRITTIVA del proprio allenamento (anch’essa su modello preparato a priori dalla società).

Le schede (sia OSSERVATIVE che DESCRITTIVE) verranno unite e catalogate.

UTILITA’ DEL METODO

Questo metodo di autocontrollo avrà diverse utilità:

  1. verrà monitorato almeno 1 allenamento settimanale di ogni allenatore da un osservatore esterno.
  2. il tecnico che imposterà l’allenamento sarà costretto (dopo averlo preparato) a riscriverlo nella scheda DESCRITTIVA e sicuramente (tutti gli allenatori sono orgogliosi e non vogliono fare brutta figura) creerà un allenamento migliore rispetto ad un altro che non prevede la presenza di un osservatore.
  3. dopo aver compilato le schede ci potrà essere confronto tra i 2 tecnici (OSSERVATORE E PROPONENTE), dando spunto ad una correzione, ad un miglioramento ed a una più attenta valutazione di ogni singolo esercizio proposto.
  4. il tecnico che dovrà andare su un altro campo non si legherà solo al proprio gruppo ma anche ad altri gruppi (quindi alla società) aumentando l’interesse per le varie categorie.
  5. in sede di valutazione finale sui singoli giocatori non sarà solo responsabilità del mister della squadra ma anche il collaboratore che ha “vissuto” diversi allenamenti con occhio meno interessato potrà dare una mano nelle scelte.
  6. si creerà un archivio di allenamenti da tenere in società e da poter consultare ogni volta che un tesserato lo richiederà.
  7. i mister abituati a gestire il proprio allenamento proveranno anche il ruolo di “vice” per capirne l’importanza e valutare quanto spazio si può lasciare ai collaboratori.

Per completezza del metodo, ogni mister che dovrà presentarsi su un’altra categoria varierà ogni 2 o 3 mesi la squadra da seguire, in modo da conoscere più giocatori e più metodi di lavoro proposti da altri istruttori.

Ora analizzeremo un esempio pratico per meglio rendere l’idea dell’organizzazione che è più difficile da spiegarsi che non da eseguirsi sul campo.

Vediamo inizialmente come organizzare i primi mesi di “giro” degli istruttori sulle varie squadre prendendo ad esempio 2 categorie pulcini ed il primo anno esordienti che considereremo NON AGONISTICHE e l’ultimo anno esordienti ed i 2 di giovanissimi definendole AGONISTICHE (nelle categorie dilettantistiche l’ultimo anno esordienti è considerato tra le non agonistiche, mentre nei professionisti vengono chiamati giovanissimi c e considerati già nell’area agonistica o pre-agonistica)

ORGANIZZAZIONE DEI PRIMI MESI

1^ settimana

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Pulcini B

All + Es A

All

Pulcini A

All + Gio B

All

Esordienti B

All + Gio A

All

All

Esordienti A

All

All + vice Gio A

All

Giovanissimi B

All

All + vice Es A

All

Giovanissimi A

All

All

All + vice Gio B

All

2^ settimana

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Pulcini B

All

All + vice Pul A

Pulcini A

All

All + vice Es B

Esordienti B

All

All + vice Pul B

All

Esordienti A

All

All + Pul B

All

Giovanissimi B

All

All + Pul A

All

Giovanissimi A

All

All

All

All + Es B

3^ settimana

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Pulcini B

All + Es A

All

Pulcini A

All + Gio B

All

Esordienti B

All + Gio A

All

All

Esordienti A

All

All + vice Gio B

All

Giovanissimi B

All

All + vice Gio A

All

Giovanissimi A

All

All

All + vice Es A

All

4^ settimana

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Pulcini B

All

All + vice Es B

Pulcini A

All

All + vice Pul B

Esordienti B

All

All + vice Pul A

All

Esordienti A

All

All + Pul B

All

Giovanissimi B

All

All + Pul A

All

Giovanissimi A

All

All

All

All + Es B

LEGENDA

All = allenamento

Gio = giovanissimi

Es = esordienti

Pul = pulcini

+ Mister osservante

È stata presa in considerazione una programmazione di una società agonistica, infatti i giovanissimi A (nazionali) fanno 4 allenamenti a settimana, i giovanissimi B e le 2 squadre di esordienti 3 allenamenti settimanali, mentre i pulcini 2 allenamenti settimanali. La programmazione è utilizzabile e plasmabile per qualsiasi squadra professionistica e dilettantistica.

  • Ogni squadra avrà per una settimana un’osservazione da un altro mister dell’altra area (agonistica / non agonistica e viceversa) e per la settimana successiva un’osservazione da un elemento dello staff tecnico della stessa area (agonistica / agonistica e non agonistica / non agonistica).
  • Ogni mister  verrà al campo 1 volta in più ogni 15 giorni (2 allenamenti al mese, escluse le riunioni).
  • Ogni vice mister andrà sui campi delle altre categorie (non dovranno venire per più giorni ma semplicemente 1 allenamento ogni 15 giorni allenarsi con un’altra categoria e non con la propria).

Come detto nella spiegazione teorica, osservare altre categorie (sia per i mister che per i vice) servirà (oltre ad una crescita personale) anche a poter valutare i giocatori delle squadre osservate con minor attaccamento emotivo rispetto all’allenatore. Inoltre se ci fosse un problema di sostituzione per cause di forza maggiore si riuscirebbe a trovare l’allenatore che già conosce il gruppo.

Vediamo ora un esempio di scheda OSSERVATIVA ed uno di scheda DESCRITTIVA che devono essere molto simili per poterle confrontare facilmente, vedendo se gli obiettivi e gli esercizi coincidono (parte di controllo del metodo di interscambio)

GIORNO:_________________

CATEGORIA:____________________________ MISTER:______________________________

CAMPO (spazi):___________________________ NUMERO PRESENTI:____________________

PRESENZA PORTIERI_____________________CONDIZIONI METEO____________________

NOTE:_________________________________________________________________________

MISTER OSSERVANTE__________________________________

GIORNO:_________________

CATEGORIA:_________________________ MISTER OSSERVANTE:__________________________

CAMPO (spazi):___________________________ NUMERO PRESENTI:____________________

PRESENZA PORTIERI_____________________CONDIZIONI METEO____________________

NOTE:_________________________________________________________________________

MISTER DESCRIVENTE__________________________________

Le due schede come si può vedere sono pressoché identiche e molto semplici da compilare:

in entrambe si inserisce la data, la categoria dei ragazzi, il campo ed i suoi spazi (gli esercizi varieranno se una squadra ha a disposizione un campo intero regolare o metà campo oppure un campetto di misure ridotte), il numero di presenti e se i portieri sono con il gruppo (potrebbero essere col preparatore), infine le condizioni meteo (anche loro influiranno sulle esercitazioni proposte e sulla loro riuscita).

Chi compila la scheda OSSERVATIVA segnerà il mister che propone gli allenamenti alla propria squadra, mentre chi compila la scheda DESCRITTIVA segnerà chi è il mister OSSERVANTE.

Finto la prima parte compilativa le schede presentano 4 spazi vuoti in cui segnare gli esercizi (volendo anche disegnandoli) in massima libertà, aggiungendo gli obiettivi (qui ne vengono messi 2 come principale e secondario ma si può scegliere di metterne solo uno o anche più di 2) che per chi descrive saranno lo scopo del suo esercizio e chi osserva potrà verificare se riesce ad individuare immediatamente le proposte del mister (molte volte pensiamo di proporre un esercizio per un obiettivo ma il concetto non arriva in maniera comprensibile al gruppo).

Infine rimane un piccolo spazio per le note che possono essere SOGGETTIVE (ad esempio: “buona gestione del mister di spai e tempo dell’allenamento”) oppure OGGETTIVE (esempio: “allenamento ridotto per presenza di una gara infrasettimanale il giorno seguente”). La firma finale sul foglio è per riconoscere il proprietario di quella compilazione.

Questo metodo non pretende di essere un metodo UNIVERSALE ma sicuramente uno SCHEMA SEMPLICE ed adattabile a tutte le società per “parlare di calcio” senza dover per forza promettere rimborsi importanti per impegni di più giorni oltre i propri allenamenti ai mister. Metodo già sperimentato in categorie professionistiche con ottimi risultati ed un coinvolgimento crescente di ogni staff.

Possiamo considerarlo un modo per evitare scuse extra calcistiche e raggiungere un obiettivo grazie al PRINCIPIO DELL’EFFICACIA.

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