Rigidità articolare dell’anca

Di:   Alfonso Traficante  |  22 Settembre 2022

Rigidità dell’anca

L’anca è l’articolazione tramite quale l’arto inferiore si congiunge al cingolo pelvico o bacino.

È detta anche articolazione coxo-femorale poiché la testa del femore si inserisce all’interno dell’acetabolo dell’osso iliaco.

L’anca è interessata da diversi muscoli che permettono, di conseguenza, di muovere il femore in varie direzioni. È bene sottolineare infatti che qualsiasi movimento interessi il femore interessa l’articolazione dell’anca quindi, dire extrarotazione del femore o extrarotazione dell’anca è praticamente identico.

L’articolazione coxo-femorale permette di orientare l’arto inferiore in tutte le direzioni possibili attraverso movimenti sui 3 assi spaziali:

  • Flessione: avvicina la superficie anteriore della coscia al tronco; ha un’ampiezza massima di circa 120° se il ginocchio è flesso e di circa 90° se il ginocchio è esteso;
  • Estensione: allontana la superficie anteriore della coscia dal tronco; raggiunge i 20° con il ginocchio esteso;
  • Abduzione: allontana l’arto inferiore dal piano sagittale mediano; ha un’ampiezza massima di circa 45°;
  • Adduzione: avvicina l’arto inferiore al piano sagittale mediano; ha un’ampiezza massima di circa 30°;
  • Rotazione esterna: ruota esternamente il femore; ha un’ampiezza massima di 30°;
  • Rotazione interna: ruota internamente il femore; ha un’ampiezza massima di 60°;
  • Circonduzione: successione dei movimenti di flessione, abduzione, estensione e adduzione.

A seconda del movimento permesso e di dove si trovino, i muscoli possono dividersi in:

MUSCOLI Anteriori Posteriori Interni Esterni
Rotatori Esterni
  • Sartorio
  • Grande Gluteo;
  • Piriforme;
  • Otturatore Interno;
  • Otturatore Esterno;
  • Gemello Superiore;
  • Gemello Inferiore;
  • Quadrato del Femore
Rotatori Interni
  • Grande Adduttore
  • Medio Gluteo;
  • Piccolo Gluteo;
  • Tensore della Fascia Lata
Estensori
  • Posteriori della Coscia:
  • Semitendinoso;
  • Semimembranoso;
  • Bicipite Femorale;
  • Grande Gluteo
  • Grande Adduttore (fasci posteriori)
Flessori
  • Retto del Femore;
  • Sartorio;
  • Ileo-psoas
  • Adduttore Lungo;
  • Adduttore Breve;
  • Pettineo
  • Tensore della Fascia Lata
Abduttori
  • Sartorio;
  • Grande Gluteo (fasci superiori)
  • Medio Gluteo;
  • Piccolo Gluteo;
  • Tensore della Fascia Lata
Adduttori
  • Grande Gluteo (fasci inferiori
  • Adduttore lungo;
  • Adduttore Breve;
  • Grande adduttore;
  • Gracile;
  • Pettineo

In caso di rigidità articolare dell’anca è utile svolgere, in presenza di un chinesiologo, un programma di esercizi ben organizzati e individualizzati che preveda:

  • Rilascio miofasciale;
  • Flessibilità;
  • Mobilità;
  • Rinforzo muscolare.

Dove concentrarsi con il rilascio miofasciale

È bene rilasciare i muscoli precedentemente citati con un focus particolare sugli: adduttori, posteriori della coscia, quadricipite femorale, gluteo e piriforme.

rilascio miofasciale esercizio correttivo

È particolarmente noto, infatti, l’effetto positivo del rilascio miofasciale nel miglioramento del Range of Motion (ROM) dell’anca (Laffaye G., 2019).

Nello specifico è stato accertato, dopo aver svolto l’SMFR (Self Myofascial Release) sui muscoli posteriori della coscia, il miglioramento della flessione dell’anca (de Souza A., 2019) e dell’estensione e della flessione della stessa in seguito al foam rolling sui muscoli anteriori della coscia (Monteiro ER., 2018).

In letteratura sono emersi, inoltre, innumerevoli benefici nel movimento di abduzione dell’anca in seguito al rilascio miofasciale dei muscoli adduttori (Connolly G., 2020).

Come migliorare la flessibilità?

I muscoli su cui porre maggiore attenzione sono sicuramenti quelli già interessati dall’SMFR e dall’MFR con l’aggiunta dei muscoli iliaco e grande psoas che insieme costituiscono l’ileopsoas.

Sono consigliate, come mezzo di miglioramento della flessibilità, tutte le tecniche di stretching conosciute:

  • Statico analitico o globale;
  • Dinamico;
  • Neuromuscolare PNF.

Infatti è emerso che, sia lo stretching statico che quello neuromuscolare, sono funzionali per il miglioramento del ROM della flessione dell’anca (Lempke L., 2018), e che, tutte le modalità di stretching dinamico possono migliorare efficacemente il ROM di estensione dell’anca negli anziani (Zhou WS., 2019).

Lo stretching statico dei muscoli della coscia, inoltre, può essere efficace per ridurre la rigidità articolare dell’anca negli anziani (Palmer TB., 2019)

Migliorando, perciò, la flessibilità di questi muscoli, migliorerà la capacità di esecuzione dei singoli movimenti dell’articolazione dell’anca.

Dalla flessibilità alla mobilità: su quali esercizi concentrarsi

Uno degli esercizi più conosciuti e, al tempo stesso utile, è certamente il “Seated Windshield Wiper” (tradotto letteralmente “tergicristallo seduto”), nel quale si lavora sull’intrarotazione e sull’extrarotazione dell’anca.

Si parte seduti al pavimento con ginocchia piegate e, cosce e gambe divaricate; le mani poggiano a terra dietro la schiena. Lo scopo dell’esercizio è riuscire a far toccare entrambe le ginocchia al pavimento prima in un lato e poi nell’altro, mantenendo, in tutto il movimento, la colonna vertebrale in allungamento.

Dopo averlo appreso, può essere reso più impegnativo riproponendolo senza l’appoggio delle mani a terra e, con le braccia completamente distese in avanti.

Le circonduzioni dell’anca sono un altro esercizio molto efficace per migliorarne la mobilità articolare. Possono essere svolte sia da in piedi che da posizione supina a terra; lo scopo è quello di abdurre il femore mantenendo il ginocchio flesso a circa 90°.

Rigidità dell’anca. I muscoli da rinforzare

È importante, infine, eseguire un rinforzamento generale di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca. Si suggeriscono lavori sia a catena cinetica aperta che chiusa.

È emerso infatti che, rafforzare i muscoli dell’anca, comporta benefici non solo per le persone con rigidità articolare della stessa, ma perfino per i soggetti che hanno subito un’operazione di artroplastica del ginocchio (Do K., 2020), per quelli affetti da fascite plantare (Lee JH., 2019) e, infine, per quelli con sindrome femoro-rotulea (Şahin M., 2016).

Il rinforzo degli abduttori, inoltre, si è visto come metodo utile per ridurre, parzialmente, il valgismo dinamico del ginocchio e la rotazione femorale interna (Palmer K., 2015).

Rigidità dell’anca

Bibliografia:

  • Barni T, Di Baldassarre A, Falcieri E, Farina F, Grandi D, Grimaldi P, Gulisano M, Milani D, Ricciardi G, Tafuri D. Anatomia dell’apparato locomotore. EdiSES s.r.l., Napoli; 2008.
  • Connolly G, Hammer RL, Powell JA, O’Connor PL. A Single Bout of Foam Rolling Increases Flexibility of the Hip Adductor Muscles without Compromising Strength. Int J Exerc Sci. 2020 Aug 1;13(7):938-949.
  • de Souza A, Sanchotene CG, Lopes CMDS, Beck JA, da Silva ACK, Pereira SM, Ruschel C. Acute Effect of 2 Self-Myofascial Release Protocols on Hip and Ankle Range of Motion. J Sport Rehabil. 2019 Feb 1;28(2):159-164.
  • Do K, Yim J. Effects of Muscle Strengthening around the Hip on Pain, Physical Function, and Gait in Elderly Patients with Total Knee Arthroplasty: A Randomized Controlled Trial. Healthcare (Basel). 2020 Nov 17;8(4):489.
  • Laffaye G, Da Silva DT, Delafontaine A. Self-Myofascial Release Effect With Foam Rolling on Recovery After High-Intensity Interval Training. Front Physiol. 2019 Oct 16;10:1287.
  • Lee JH, Park JH, Jang WY. The effects of hip strengthening exercises in a patient with plantar fasciitis: A case report. Medicine (Baltimore). 2019 Jun;98(26):e16258.

Bibliografia:

  • Lempke L, Wilkinson R, Murray C, Stanek J. The Effectiveness of PNF Versus Static Stretching on Increasing Hip-Flexion Range of Motion. J Sport Rehabil. 2018 May 1;27(3):289-294.
  • Monteiro ER, Vigotsky AD, Novaes JDS, Škarabot J. ACUTE EFFECTS OF DIFFERENT ANTERIOR THIGH SELF-MASSAGE ON HIP RANGE-OF-MOTION IN TRAINED MEN. Int J Sports Phys Ther. 2018 Feb;13(1):104-113.
  • Palmer K, Hebron C, Williams JM. A randomised trial into the effect of an isolated hip abductor strengthening programme and a functional motor control programme on knee kinematics and hip muscle strength. BMC Musculoskelet Disord. 2015 May 3;16:105.
  • Palmer TB. Acute Effects of Constant-Angle and Constant-Torque Static Stretching on Passive Stiffness of the Posterior Hip and Thigh Muscles in Healthy, Young and Old Men. J Strength Cond Res. 2019 Nov;33(11):2991-2999.
  • Russo L, Benis R, Livi S, Falcone A, Ragalmuto N, Bartolucci P, Barni L. Esercizio correttivo®. Postura, salute e performance. ATS Giacomo Catalani Editore, Italia; 2016.
  • Şahin M, Ayhan FF, Borman P, Atasoy H. The effect of hip and knee exercises on pain, function, and strength in patientswith patellofemoral pain syndrome: a randomized controlled trial. Turk J Med Sci. 2016 Feb 17;46(2):265-77.
  • Zhou WS, Lin JH, Chen SC, Chien KY. Effects of Dynamic Stretching with Different Loads on Hip Joint Range of Motion in the Elderly. J Sports Sci Med. 2019 Feb 11;18(1):52-57.