Diego Paltera

PERCORSO:
Diego Paltera ha iniziato il suo percorso laureandosi in Scienze Motorie all’Università degli Studi di Milano, dopo la quale ha seguito quella che era la passione che stava seguendo, l’osteopatia. In seguito ha approfondito l’altra grande passione che era l’anatomia e in particolare tutto ciò che riguarda la dissezione anatomica.

Per questo Diego Paltera ha fatto studi avanzati in Anatomia Funzionale (prof. Frank Willard PhD dell’Università del New England) e Dissezione Anatomica (Università di Parigi e Bordeaux). Dopo aver conseguito il Diploma di Anatomia a Parigi con l’EFEAC seguendo le dissezioni del Prof. Soussan DO, Diego Paltera ha avuto l’onore di essere ammesso insieme ad altri 2 colleghi ai corsi di dissezione anatomica dell’Accademia Chirurgica “Durante Scacchi” organizzati presso l’Università di Bordeaux, diventando così i primi osteopati italiani a saper eseguire le dissezioni anatomiche.

Dal 2017 Diego Paltera è docente di Dissezione Anatomica presso i laboratori di Anatomia del Centro di Donazione dei Corpi di Parigi – Università Paris Descartes. Nel 2015 e 2016 partecipa alle dissezioni anatomiche organizzate dall’EFEAC – Ecole de Formation et d’Evaluation Anatomo-Clinique –  presso l’Università di Parigi René Descartes completando il percorso formativo.

Nel 2016 Diego Paltera partecipa al corso tecnico-pratico di avviamento alla dissezione anatomica organizzato dall’accademia Durante Scacchi presso l’Università di Bordeaux. Presso la stessa sede partecipa anche al 1° corso avanzato di dissezione anatomica. A seguito dell’esperienza maturata ricopre il ruolo di docente e membro del coordinamento scientifico al “1° corso pratico di dissezione anatomica per Medici e Osteopati” tenuto all’Università di Bordeaux l’11-12-13-14 aprile 2017 organizzato dall’accademia Durante Scacchi.

Nel 2017 Diego Paltera inizia la collaborazione con il prestigioso Centre du Don des Corps di Parigi, centro d’eccellenza europeo, organizzando corsi di dissezione anatomica aperti ai colleghi italiani ed europei. In tali corsi ricopre il ruolo di docente insieme al collega Metti.

Giacomo Catalani:
“Come si sviluppa questo tipo di formazione in dissezione anatomica?”

Diego Paltera:
“Noi organizziamo giornate di dissezione anatomica, generalmente abbiamo una ventina di partecipanti che vengono da tutta Italia ma non solo. Alcuni di questi arrivano anche dal resto d’Europa. La lezione viene eseguita solitamente su due corpi nella quale portiamo avanti la nostra programmazione sulla dissezione della durata di 2 giorni. Dopo 6 mesi facciamo altri 2 giorni e concludiamo dopo 1 anno e mezzo con le ultime 2 giornate. In questo modo diamo la possibilità a tutti di poter osservare con la giusta attenzione tutto il copro attraverso la dissezione anatomica.

Il programma delle dissezioni viene svolto a rotazione in modo da poter permettere ad ogni partecipante di iniziare in qualsiasi momento il percorso per osservare l’intero corpo o di partecipare alla singola dissezione. La dissezione viene svolta dai docenti su corpi freschi non trattati chimicamente messi a disposizione dal Centre du Don des Corps di Parigi. I partecipanti hanno modo di osservare e toccare con mano tessuti in ottimo stato di conservazione, simile al vivente. Io e un mio collega dissezioniamo mentre i partecipanti possono osservare, toccare con mano e rendersi conto di qual è la reale anatomia del corpo umano.”

Giacomo Catalani:
“Come nasce questo progetto?”

Diego Paltera:
“Il progetto www.dissezioneanatomica.com nasce da un team di osteopati e medici che si sono formati in Francia tra Parigi e Bordeaux.

L’alta formazione in sala settoria e il privilegio di essere i primi osteopati italiani ad aver appreso l’arte della dissezione anatomica ci ha portato a lavorare per condividere con altri professionisti le competenze apprese. Dal 2016 ci occupiamo di organizzazione e docenza di corsi di dissezione anatomica su corpi “freschi” non trattati chimicamente.

Nel 2017 è iniziata la collaborazione con il prestigioso Centro di Donazione dei Corpi di Parigi, centro d’eccellenza europeo, che ci permette di organizzare i corsi presso i laboratori di anatomia dell’Università di Parigi René Descartes. I corpi a nostra disposizione sono nelle condizioni migliori d’Europa, non sono trattati chimicamente e i tessuti hanno caratteristiche molto simili a quelle del vivente.”

Giacomo Catalani:
“Quanto hanno inciso le Scienze Motorie nel tuo percorso”

Diego Paltera:
“Le Scienze Motorie sono state molto importanti perché mi hanno dato una buona formazione di base, ma soprattutto mi hanno permesso di avvicinarmi agli aspetti scientifici che poi mi hanno portato ad appassionarmi prima all’osteopatia e poi a tutto il resto.

Devo dire che all’Università ho fatto fatica a trovare la giusta connessione tra gli aspetti pratici e quelli scientifici: facevi la lezione di anatomia, ma non la sapevi applicare oppure facevi la lezione di fisiologia, ma non avevi l’applicazione sul campo. Questo mi ha dato l’input per cambiare il percorso della mia formazione che volevo fosse molto legata anche alla parte pratica che per me è un’esigenza forte, esigenza che ho trovato perfettamente nel percorso sulla dissezione.”

Giacomo Catalani:
“Quanto rispetto ci vuole dietro ogni cadavere che viene dissezionato?”

Diego Paltera:
“Ci vuole moltissimo rispetto perché dietro a quella dissezione c’è una persona che ha scelto di donare il proprio corpo per essere studiato, ha voluto lasciare qualcosa alla società. Io devo ringraziare ogni volta quelle persone e lo faccio con un grandissimo rispetto.”

Giacomo Catalani:
“Quanto può incidere l’osteopatia nella salute di una persona?”

Diego Paltera:
“Io penso che il ruolo dell’osteopata debba essere sempre un ruolo integrato nel sistema e che l’osteopata deve lavorare in team. Questo prima accadeva di rado, ma adesso sta accadendo sempre di più. “L’osteopatia può e deve ricoprire un ruolo importante nella prevenzione perché va a stimolare la qualità di auto-guarigione del corpo. Questo è un messaggio difficile da far passare ma l’osteopata può portare proprio questa consapevolezza delle potenzialità del copro alle persone.

Già oggi l’osteopata collabora spesso con altri professionisti e questo deve accadere sempre più spesso e la legislazione deve andare di pari passi con quello che accade già nei fatti. Mi pare che ultimamente si stiano facendo passi avanti in questa direzione e mi pare un’ottima cosa.”

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