Keijo Hakkinen – Grandi Classici Scienze Motorie

L'immagine ritrae un uomo anziano che sorride, indossando occhiali e una camicia a quadri sotto una giacca. L'immagine è in bianco e nero, con un bordo rosso che incornicia la scena. Nella parte inferiore, è visibile una targhetta con il nome "KEIJO HAKKINEN" accompagnata dal logo di scienzemotorie.com
12 marzo 2021

Keijo Hakkinen è docente e ricercatore presso il Centro di Ricerca di Fisiologia Neuromuscolare all’Università di Jyväskylä (Finlandia). Il suo centro di ricerca fa parte dell’Istituto di Biologia dell’Attività fisica. Ha all’attivo un totale di 725 pubblicazioni dall’anno 1979 al 2020.

È uno dei pochi ricercatori di tale livello ad essere attivo su social media (Twitter) @KeijoHakkinen

Dr. Keijo Hakkinen ha collaborato con Dr. William Kraemer (Ohio State University) e Dr. Robert Newton (Edith Cowan University), due tra i più illustri ricercatori Statunitensi e Australiani nel mondo delle scienze motorie, ma anche con studiosi del calibro di Paavo Komi. È tra i pochi ricercatori al mondo ad essersi confrontato con studiosi del calibro di Yuri Verkhoshansky, Carmelo Bosco e Atku Viru.

Le Pubblicazioni di Keijo Hakkinen

Dr. Keijo Hakkinen ha pubblicato studi in fisiologia muscolare che hanno coperto un ampio raggio di interessi accademici: endocrinologia, studi elettromiografici, ipertrofia muscolare, adattamenti acuti e cronici all’allenamento con sovraccarichi, pliometria, sollevamento pesi, corsa di distanza ma anche periodizzazione e prevenzione all’infortunio. Tra i suoi studi, quello di cui andremo ad occuparci oggi è di sicuro uno dei più famosi.

Grafico a linee che mostra i cambiamenti della tensione isometrica nel tempo per i gruppi Eccentrico e Concentrico durante un periodo di condizionamento.

Keijo Hakkinen ha di fatto creato il primo vero e proprio modello di riferimento per l’allenamento eccentrico della forza. Il suo approccio pratico si basa su pubblicati in Europa tra il 1960 ed il 1980. In modo particolare, uno studio pubblicato dal Dott. Komi nel 1972 ha influenzato il metodo di ricerca utilizzato dal Dott. Hakkinen:

Komi, P. V., & Buskirk, E. R. (1972). Effect of eccentric and concentric muscle conditioning on tension and electrical activity of human muscle. Ergonomics, 15(4), 417-434

“The rate of strength development as measured by muscle tension is reportedly directly related to the tension produced in conditioning (e.g. Hettinger 1968). The results in the present study support this finding. The concentric group, whose conditioning tension (maximal) was 40% smaller than the eccentric group, responded to conditioning somewhat differently than the eccentric group.”

Paavo Komi

Un modello di riferimento classico negli studi di fisiologia muscolare fino ai primi anni 80 si basava infatti sull’azione che un guadagno in termini di massima forza isometrica – spesso associato ad un incremento di massa muscolare o sezione trasversa del muscolo – fosse direttamente proporzionale ad un incremento di funzionalità muscolare dipendesse da un’attività elettromiografica superiore normalmente associata all’allenamento con sovraccarichi.

Grafico e tabella che confrontano i cambiamenti nella forza massima (Max strength) e IEMG in un gruppo sperimentale e di controllo durante un periodo di allenamento.

In realtà il presupposto in base al quale è stato ipotizzato un possibile vantaggio nell’uso di esercitazioni eccentriche sovramassimali è dovuto a semplici concetti di fisiologia muscolare descritti da  Hill nei primi anni 30. Un regime di contrazione eccentrico sovramassimale produce dal 30% al 40% di tensione in più rispetto ai livelli di forza isometrica. Si è ipotizzato come un maggior livello di forza muscolare sia attribuibile ad un più alto grado di attivazione a livello del sistema nervoso centrale (reclutamento motorio) e, quindi, ad un più alto livello di adattamento funzionale.

Studio pilota di Hakkinen e Komi

In uno studio pilota precedentemente condotto nel 1981 Keijo Hakkinen e Komi hanno testato diverse modalità di intervento dell’allenamento eccentrico della forza, dividendo un gruppo di 50 oggetti – 13 weightlifters, 27 soggetti sani allenati e 10 soggetti fisicamente attivi – in 5 gruppi di intervento suddivisi secondo tre tipologie di allenamento differenti:

  • Concentrico
  • Concentrico-eccentrico
  • Eccentrico

 

Tabella che descrive il design sperimentale di Hakkinen & Komi (1981) con la distribuzione dell'allenamento di forza eccentrica e concentrica tra cinque gruppi di intervento.

Sulla base di questi dati preliminari raccolti in uno studio pilota il Dott. Keijo Hakkinen ha collezionato un gruppo di 24 soggetti per confortare tra loro diversi approcci all’allenamento eccentrico nel contesto di un programma di allenamento della forza tradizionale. Nel far questo ha stabilito un nuovo paradigme in ricerca, non più basato su un metodo di laboratorio isolato ma piuttosto su un modello funzionale integrato, applicabile nel mondo della preparazione atletica.

In base ai risultati ottenuti dal gruppo E (75% concentrico – 25% eccentrico sovramassimale) il seguente protocollo è stato applicato per questo studio:

Tabella che confronta l'allenamento concentrico ed eccentrico con dettagli su ripetizioni, percentuale relativa, intensità e velocità.

“The present strength training program of combined concentric and eccentric muscle exercise regimens resulted in considerable gains in the maximal muscle force and forcetime parameters of the leg extensor muscles. The magnitudes of the alterations agree with the findings of previous investigations as regards maximal force (Pletnev 1975 & 1976, Keijo Hakkinen  & Komi 1981) and time of force production (Hakkinen et al. 1980, Viitasalo et al. 1981) under both isometric and dynamic conditions.”

Keijo Hakkinen

In realtà noi oggi sappiamo come i vantaggi associati all’uso di esercizi eccentrici sovramassimali sia dovuto a modificazioni morfologiche del tessuto muscolare piuttosto che ad un più elevato livelli di attivazione nervosa. Studi recenti hanno di fatto dimostrato come l’attività elettromiografica durante un regime di contrazione puramente eccentrico non superi i livelli di attivazione muscolare fatti registrate in un regime di contrazione concentrica.

Due grafici che confrontano la forza media, aEMG e l'attività della creatina chinasi (CK) tra esercizi eccentrici e concentrici.

 

Webinar Scienze Motorie TV+

Grandi Classici Scienze Motorie – Keijo Hakkinen

Docente: Antonio Squillante Trainer ATS, puoi vedere la sua biografia QUI

Puoi trovare questi contenuti e molto altro, accedendo a SCIENZE MOTORIE TV+
CLICCA QUI per Maggiori Informazioni

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Diagrammi didattici del sistema sensoriale umano: analizzatore neuronale, classificazione dei sensi interni ed esterni e ruoli di visione, udito, tatto e cinestesia nell’equilibrio, postura e movimento.

Articoli Correlati

Illustrazione digitale educativa di due persone in abbigliamento sportivo che mostrano la postura corretta, una frontale e una di lato.

Cosa è la postura

Origini e Significato della Postura: dalla Storia ai Moderni Studi Scientifici Le prime osservazioni sulla postura: Aristotele e il rapporto corpo-ambiente L’interesse per la postura non è un fenomeno moderno. Già nel 330 a.C. Aristotele, filosofo e scienziato greco, osservò con attenzione il modo in cui il corpo umano si relaziona con l’ambiente circostante. Analizzò […]

Illustrazione stilizzata di un corpo umano con frecce e onde colorate che evidenziano stabilità ed equilibrio, banner educativo di scienze motorie.

Differenza fra stabilità ed equilibrio

La stabilità e l’equilibrio rappresentano due concetti fondamentali della postura e del movimento umano. Sebbene spesso vengano considerati sinonimi, si riferiscono a fenomeni diversi ma strettamente collegati. Comprendere le loro differenze è essenziale per interpretare il funzionamento del sistema posturale, le sue compensazioni e le sue eventuali alterazioni. Stabilità: Definizione e Caratteristiche Cos’è la stabilità […]

Due figure anatomiche stilizzate, uomo e donna, che mostrano scheletro e muscoli con titolo “Miglioramento vs Composizione Corporea” e logo Scienze Motorie.

Qualità del miglioramento vs qualità della composizione corporea

Differenza tra qualità del miglioramento e qualità della composizione corporea La composizione corporea può essere analizzata da diverse prospettive. Due concetti fondamentali sono la qualità del miglioramento e la qualità della composizione corporea, che spesso vengono confusi ma hanno significati distinti. Comprendere la differenza tra i due è essenziale per valutare correttamente i risultati di […]

Paesaggio diviso tra Yin e Yang con figura in equilibrio al centro, simbolo dell’armonia tra opposti.

La teoria Yin-Yang

La Teoria Yin-Yang: Un Ponte tra Antica Saggezza e Salute Moderna Approcciarsi alla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) significa spesso scontrarsi con una terminologia che appare distante. Questa distanza è sia geografica che temporale: il modello di lettura orientale è antico e rimasto quasi inalterato nei secoli. Tuttavia, la teoria Yin-Yang non è solo un reperto […]

Tre bambini corrono felici in un prato al tramonto con giocattoli, in un banner dedicato al “Gioco Libero nel Metodo Griglia”.

Il gioco libero nel metodo griglia

Introduzione alla Eudemonia nel Gioco Il concetto di eudemonia, introdotto da Anna Kaiser nel suo “Genius ludi” (1995), associa l’esperienza ludica alla ricerca del benessere e della felicità. In questa prospettiva, il gioco assume una natura autotelica, poiché possiede il proprio fine in sé stesso e non risponde a imposizioni esterne. Quando il gioco è […]

Illustrazione anatomica del piede umano con scheletro in vista laterale e plantare su sfondo bianco, immagine educativa di anatomia del piede.

Il piede: cenni di anatomia e biomeccanica

Anatomia Lo scheletro del piede è costituito da un gruppo di sette ossa prossimali, il tarso, che continua in avanti con le cinque ossa del metatarso le quali si articolano con le falangi. L’insieme di queste tre parti costituisce un sistema osseo allungato, alquanto tozzo posteriormente che si appiattisce anteriormente per la disposizione parallela dei […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40