Prevenzione degli infortuni nello sport

L'immagine mostra due attività di prevenzione infortuni sportivi: un atleta usa una fitball per stabilità e controllo motorio, mentre un istruttore assiste nello stretching per migliorare la flessibilità. Entrambi gli esercizi riducono il rischio di traumi e migliorano la performance.
31 maggio 2022

La Carta Europea dello Sport del 1992 definisce lo sport come “qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”.

La pratica di attività sportive viene perciò incoraggiata sin dall’età infantile per i sui benefici, ormai accertati, sulla salute psico-fisica.

Purtroppo chi pratica sport sa che può incorrere in infortuni per diversi motivi che possono andare dalla scarsa condizione fisica, dai disequilibri muscolari, dagli incidenti precedenti, dall’elevata velocità del gioco, ecc.

Risulta allora importante occuparsi di prevenzione degli infortuni sportivi fin dalla giovane età, puntando a uno sviluppo multilaterale del corpo.

Le evidenze scientifiche ci mostrano che una routine sistematica di esercizi a finalità preventiva riduce le possibilità di infortunio nello sportivo e ne migliora l’efficienza fisica, senza dimenticare che il movimento stesso è la prima misura preventiva.

Definizione di infortunio

Risulta complicato definire precisamente in cosa consista un infortunio sportivo; la classificazione, eziologia e la diagnosi sono importanti e precedenti alla quantificazione della gravità di un infortunio.

Schafle et al. (1990) definiscono l’infortunio come un evento che necessita di cure mediche, mentre Ekstrand (1983) afferma che un infortunio è tale se implica un intervento terapeutico, seguito da riposo per almeno 7 giorni, mentre altri autori, dando una definizione simile, non considerano l’assenza dalle competizioni o allenamenti (Junge et al., 2000).

Associandoci alle indicazioni di diversi autori tra cui Fuller et al. (2006), definiamo infortunio un evento traumatico, accaduto durante la pratica sportiva che non permette all’atleta la normale partecipazione alla preparazione fisica e tecnico-tattica.

Va considerata anche la gravità dell’infortunio (Van Mechelen et al., 1992; Arnason et al., 2004) che in genere è misurata in base al numero di giorni di assenza dalla partecipazione sportiva.

Prevenzione degli infortuni nello sport

A titolo di esempio riportiamo le indicazioni di Fuller e coll. (2006) che classifica gli infortuni in quattro categorie, in base alla durata dell’assenza dalle sessioni di allenamento e dagli incontri:

  • Lievi (1/3 giorni di assenza);
  • Minori (4/7 giorni di assenza);
  • Moderati (8/28 giorni di assenza);
  • Maggiori (più di 28 giorni di assenza) compreso il giorno dell’infortunio.

Riguardo le cause alcuni autori definiscono 2 cause di infortunio:

  • Estrinseche: dovute a un evento di estrema violenza;
  • Intrinseche: dovute alle sollecitazioni a cui l’individuo è sottoposto.

Inoltre una lesione può essere considerata “acuta” o “da sovraccarico”. Viene definita acuta (o traumatica) quando è il risultato di un singolo evento traumatico che si realizza quando per esempio il muscolo subisce uno stiramento; viene definita, invece, da sovraccarico funzionale quando si sviluppa gradualmente, in un lasso di tempo prolungato (Sannicandro, 2009; Taimela et al., 1990).

Classificazione degli infortuni

Una classificazione degli infortuni in base all’evento è quella di Arcelli (2008) che fa una suddivisione in quattro tipologie/eziologie:

  1. Lesioni da trauma diretto: si verifica quando c’è un impatto fra il corpo dell’atleta (o una sua parte) e un oggetto;
  2. Lesioni da trauma indiretto: in una parte del corpo del giocatore, per esempio in una certa articolazione, anche senza un impatto fra il corpo e un oggetto. Vedi le distorsioni di caviglia;
  3. Lesioni senza trauma esterno: la lesione interessa le parti molli, specialmente i muscoli, come le lesioni muscolari di diversa entità;
  4. Lesioni da microtraumi ripetuti o da sovraccarico come le patologie da overuse.

Epidemiologia degli infortuni sportivi

I fattori di rischio di infortunio nello sport (Dove fattori di rischio della lesione da sport sono definiti come quelle entità che contribuiscono al realizzarsi della lesione, da Meeuwisse, 1994).

Oggi prevale l’idea di una patogenesi degli infortuni multifattoriale (Lysens et al., 1991). Questo filone di ricerca sostiene l’idea che ci siano 2 tipologie di fattori di rischio interconnesse, riferite a:

  1. Cause estrinseche, legate a: tipo di sport/attività fisica, modo in cui è praticato, fattori di contesto, equipaggiamento;
  2. Cause intrinseche, riferite alle caratteristiche personali, tanto fisiche quanto psicologiche.

Prevenzione degli infortuni nello sport

Fattori di rischio intrinseci

  • Livello di gioco;
  • Condizioni meteo, differenze geografiche e climatiche;
  • Superficie di gioco;
  • Tipo di calzature;
  • Skill level;
  • Incontri disputati.

Fattori di rischio intrinseci ecedenti

  • Caratteristiche biologiche, allenamento;
  • Aspetti posturali, squilibri a carico dell’apparato muscolo-scheletrico;
  • Dieta, alimentazione;
  • Stress emotivi, tensione pre-partita, aspettative;
  • Stile di vita.

La prevenzione degli infortuni sportivi

La partecipazione a uno sport comporta inevitabilmente un rischio di infortunio e per ridurre tale rischio al minimo occorre intervenire sui diversi fattori di criticità, come ad esempio un intervento sull’efficienza motoria nei movimenti generali e nei fondamentali specifici della disciplina. L’inefficienza motoria può essere un fattore di rischio per infortuni e motivo di diminuzione della prestazione sportiva. È necessario utilizzare un approccio sistematico per la prevenzione degli infortuni e l’ottimizzazione delle prestazioni.

Da sottolineare l’attenzione particolare che deve essere portata verso il/la giovane atleta in fase di accrescimento. Alcune criticità da tenere presente, come ad esempio la parziale comparsa di cambiamenti nel controllo neuromuscolare, dovuti dalla trasformazione delle dimensioni del corpo, possono provocare una sollecitazione eccessiva causata soprattutto da carichi di allenamento che determinano sovraccarico strutturale (Fröhner et al., 2007). I fattori costituzionali e funzionali che richiedono un’attenzione particolare se si vuole garantire la capacità di carico in fase infantile e adolescenziale dove si possono riscontrare posture a riposo sfavorevoli dal punto di vista statico (petto scavato, spalle in avanti) che limitano l’apertura dell’angolo braccia-tronco, atteggiamenti cifotico-lordotici con pericolo di un aumento della sollecitazione nella regione toracica e lombare del rachide, e la statura elevata influenzata da picchi di crescita (Fröhner et al., 2007).

Fattori di determinamento degli infortuni sportivi

  • Mancanza di condizionamento fisico adeguato;
  • Esercizi di riscaldamento e defaticamento trascurati;
  • Carichi di lavoro eccessivi;
  • Gesto tecnico non corretto;
  • Abbigliamento sportivo non adeguato;
  • Terreno di gioco non adatto;
  • Mancanza di screening preventivo;
  • Infortuni precedenti non adeguatamente trattati;
  • Asimmetrie e sbilanciamento osteo-articolari;
  • Allineamento posturale dinamico;
  • Controllo neurale deficitario;
  • Deficit di equilibrio e stabilità.

Cosa è la prevenzione?

Per prevenire gli infortuni nello sport dovremmo, secondo le indicazioni di vari autori come Van Mechelen et al. (1992) e Meeuwisse (1994), capire la probabilità e l’incidenza che un infortunio si verifichi in determinate popolazioni specifiche, poi identificare e capire i fattori di rischio per le diverse popolazioni. Come terzo punto attuare strategie di prevenzione da sviluppare e infine valutare, implementare le strategie di recupero per massimizzarne gli effetti in un contesto sport-specifico.

Visto le molteplici cause di infortunio, è utile stabilire una routine di esercizi con finalità preventive, da introdurre in età giovanile. La prevenzione è quindi lo strumento necessario per ridurre l’incidenza degli infortuni nello sport e include tutte le azioni finalizzate a impedire o ridurre il rischio che si verifichino eventi non desiderati.

Libro Esercizio Funzionale

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

Logo ScienzeMotorie.com con barra di ricerca e filtri di ricerca del registro professionisti scienze motorie. appare la scritta 'Video Promozionale del Registro Scienze Motorie' e indirizzo web scienzemotorie.com

Lancio Campagna Video Promozionale del Registro Scienze Motorie

È stata ufficialmente lanciata la campagna video promozionale rivolta agli utenti. L’obiettivo è entrare in contatto con i professionisti delle Scienze Motorie attraverso il Registro Scienze Motorie. La missione di ScienzeMotorie.com è da sempre incentrata sulla valorizzazione delle Scienze Motorie. Sappiamo quanto essenziali siano per la qualità della vita, nello sport, per la longevità, per […]

Anziano con problematiche cardiovascolari che esegue esercizi motori per migliorare la salute del cuore

Esercizio nell’anziano con problematiche cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali sfide per la salute degli anziani in tutto il mondo. Con l’invecchiamento, aumenta il rischio di sviluppare disturbi cardiaci e vascolari che possono influire significativamente sulla qualità della vita. Le malattie cardiovascolari si confermano prima causa di morte in Italia, responsabili di circa il 40% di tutti i […]

Tre uomini anziani eseguono esercizi per le articolazioni seduti su sgabelli, migliorando mobilità e benessere fisico

Problematiche articolari ed esercizio negli anziani

Tra le patologie croniche che più caratterizzano gli anziani nel nostro paese, secondo i dati ISTAT, si confermano nel 2022 l’ipertensione e i problemi osteoarticolari, vale a dire artrosi e artrite che, da soli o in concomitanza con altre patologie croniche rilevate, riguardano il 50% degli over 65. Artrosi L’artrosi é una malattia degenerativa provocata […]

Anziani che praticano esercizio fisico per prevenire le demenze e migliorare il benessere cognitivo

Demenze ed esercizio fisico

Le demenze rappresentano una delle sfide più rilevanti della salute pubblica mondiale, con oltre 55 milioni di persone affette a livello globale, cifra destinata a crescere fino a 132 milioni entro il 2050. La malattia di Alzheimer è la forma più comune, rappresentando circa il 54% di tutti i casi di demenza negli anziani. Le […]

L'immagine mostra una rappresentazione stilizzata della struttura molecolare del cortisolo, con delle sfere collegate tra loro, un formato comune per visualizzare strutture chimiche. In basso, c'è una barra rossa con il testo bianco "CORTISOLO: IL RE DEGLI ORMONI", indicando il focus sul ruolo fondamentale del cortisolo nel corpo umano. Sotto il testo, è visibile il logo di scienzemotorie.com

Cortisolo: il Re degli Ormoni e il Segreto della Salute Ottimale

Il cortisolo, spesso etichettato come “L’Ormone dello Stress“, è invece un elemento centrale nella nostra fisiologia, gestendo risposte che spaziano dall’ impostazione del ritmo circadiano, alla regolazione del metabolismo, all’adattamento allo stress. In questo articolo, esploriamo alcuni dei concetti sviluppati nel libro: CORTISOLO: Quello che devi finalmente sapere. La vera storia del “Re degli Ormoni” […]

L'immagine mostra due persone anziane che eseguono esercizi di stretching insieme, sorridendo e indossando abbigliamento sportivo. Entrambi sembrano godersi l'attività fisica, che è un esercizio delicato e salutare. Sullo sfondo, si intravede una finestra luminosa che suggerisce un ambiente sereno. In basso, c'è una scritta in italiano che recita: "DIABETE ED ESERCIZIO FISICO NELL’ANZIANO". A destra del testo, è visibile il logo di scienzemotorie.com.

Diabete ed esercizio fisico nell’anziano

L’invecchiamento della popolazione mondiale rappresenta una delle principali sfide sanitarie ed economiche del XXI secolo. Questo drastico cambiamento demografico pone l’accento sulla necessità di mantenere attivi gli anziani, sia dal punto di vista fisico che sociale. Il diabete mellito, una delle patologie croniche più diffuse in questa fascia di età, costituisce una sfida particolare, ma […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40