Lezione dagli USA per un’Italia che Affonda nella Demagogia
In un’epoca in cui la salute pubblica è al tempo stesso emergenza concreta e bandiera da sventolare nei talk show, gli Stati Uniti lanciano un messaggio chiaro, diretto, perfino provocatorio: “Make America Fit Again”. Con un ordine esecutivo datato 31 luglio 2025, il Presidente Donald J. Trump ha riattivato il Presidential Council on Sports, Fitness & Nutrition e rispolverato uno strumento simbolico e operativo: il Presidential Fitness Test, una batteria di prove fisiche standardizzate (flessioni, addominali, corsa) che entreranno di nuovo nelle scuole pubbliche.
Non è solo nostalgia. È strategia.
Il Fitness come Infrastruttura Nazionale
L’obiettivo dichiarato è semplice quanto ambizioso: contrastare l’obesità giovanile. Negli USA, il 19,7% dei giovani tra 2 e 19 anni – 14,7 milioni di individui – rientra nelle soglie di obesità clinicamente significativa. Un’emergenza sanitaria e un collasso economico annunciato: il CDC stima oltre 261 miliardi di dollari l’anno tra spesa sanitaria diretta e costi indiretti. Trump, con il suo consueto mix di folklore, pragmatismo e sovraesposizione mediatica, ha puntato il dito su un tema trasversale: il corpo come capitale nazionale, fondamento di prontezza militare, resilienza economica e identità culturale.
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Strategia e Muscoli nel Cinema della Casa Bianca
La firma del decreto è avvenuta in perfetto stile trumpiano: tra un set cinematografico e blockbuster. Atleti, campioni e vecchie glorie dello sport americano schierati come testimonial di un ideale. C’erano Bryson DeChambeau, Annika Sorenstam, il kicker dei Kansas City Chiefs Harrison Butker, e il leggendario Lawrence Taylor. E poi lui: Paul “Triple H” Levesque, ex campione WWE, bicipiti ancora in assetto di guerra, genero del Segretario all’Istruzione Linda McMahon. “Questo ragazzo è ancora una roccia!” ha tuonato Trump, tra il serio e il faceto. Triple H ha colto il punto: sport e fitness come vettori di disciplina, successo e mobilità sociale. Il tutto in vista di appuntamenti simbolici: il 250° anniversario dell’Indipendenza USA nel 2026, i Mondiali FIFA, le Olimpiadi. La forma fisica diventa così diplomazia, branding nazionale, leva identitaria.

President George H.W. Bush, assisted by Arnold Schwarzenegger and weightlifter Fairfax Hackley, lifts a barbell in 1991 on the South Lawn of the White House during the second annual Great American Workout. (Luke Frazza/AFP via Getty Images)
Italy: demagogia normativa senza alcuna azione concreta
E in Italia?
I numeri parlano chiaro: 9,8% dei bambini tra 8 e 9 anni è obeso, il 19% in sovrappeso (dati Statista). Il WHO stima oltre il 20% di sovrappeso infantile, con trend in crescita. Eppure, nessun Presidential Fitness Test nostrano. Il nostro approccio è un pasticcio istituzionale: piani come il PNP 2020–2025, o la recente legge anti-obesità del maggio 2025 (1,2 milioni di euro di stanziamento, appena simbolico), mostrano buone intenzioni senza capacità di impatto. Trump è criticato per i suoi modi rozzi e le scelte di comunicazione arroganti. Ma nel frattempo, lui rilancia il fitness come progetto nazionale, mentre in Italia continuiamo a infilare la prevenzione tra un decreto e una conferenza stampa. Bravi con le parole, ma assenti nei fatti.
Le Scienze Motorie: La Grande Opportunità
La verità è che le Scienze Motorie in Italia non sono considerate un’infrastruttura nazionale, ma una materia marginale, spesso affidata a ore residue o supplenti demotivati. Nel frattempo, il settore a livello globale vale oltre 257 miliardi di dollari (2025). Dal fitness equipment (19,2 miliardi) alle app, dai club alle piattaforme digitali, è un’industria che cresce, attrae investimenti e crea occupazione qualificata. E se, invece di relegare l’educazione motoria a due ore settimanali dimenticate nei licei, costruissimo una strategia nazionale integrata, capace di:
- Riformare i curricula scolastici con attività fisiche obbligatorie e ben strutturate;
- Sviluppare partnership pubblico-private con club, federazioni e aziende;
- Offrire incentivi fiscali per chi investe in salute fisica e movimento;
- Lanciare campagne nazionali di comunicazione, con linguaggi moderni e testimonial autorevoli.
Un Sistema Inconcludente, una Crisi Evitabile
Attualmente, oltre l’80% degli adolescenti italiani non raggiunge i livelli minimi di attività fisica raccomandati. Eppure, ogni euro speso in prevenzione ne fa risparmiare almeno cinque in sanità. I fondi italiani sono frammentati, i programmi poco monitorati, la governance decentralizzata fino all’inconcludenza. Una revisione sistematica delle politiche scolastiche italiane ha mostrato che gli interventi – quando esistono – hanno effetti modesti o nulli. Non per mancanza di evidenze, ma per assenza di visione, volontà e coordinamento.
Conclusione: Agire o Sprofondare
“Make America Fit Again” non è solo uno slogan. È un segnale. Dietro l’apparenza mediatica c’è un messaggio solido: il corpo è il primo elemento di educazione, cultura e crescita. Serve un salto culturale, prima ancora che politico: uscire dalla demagogia, entrare nell’azione. Gli Stati Uniti hanno spesso rappresentato un emblema della demagogia, tuttavia è meglio. Ogni professionista delle Scienze Motorie ha oggi il dovere di conoscere a fondo l’industria di cui fa parte, di comprenderne le dinamiche, i numeri, le responsabilità.
Non basta lavorare “nel” settore. Occorre lavorare per il settore.
Serve una voce collettiva, una rete di azione, un progetto.
Non un altro convegno. Non un’altra dichiarazione d’intenti.
È tempo di smettere di parlare della crisi.
È tempo di muovere le persone (anche dalle poltrone), il sistema, la società.
Voce Fuori dal Coro: Diego Nepi Molineris
In questo scenario asfittico, dove regna la retorica e scarseggia l’azione, una figura si distingue per pragmatismo, visione e determinazione: Diego Nepi Molineris, Amministratore Delegato di Sport e Salute S.P.A. Con un approccio operativo e una comunicazione incisiva, Nepi Molineris sta tentando di ridare al movimento fisico il ruolo che merita nel dibattito pubblico e nelle agende istituzionali. Non si tratta di proclami, ma di iniziative concrete: promozione capillare dello sport di base, progetti nelle scuole, sinergie territoriali, investimenti intelligenti e inclusivi. È tra i pochi ad aver compreso che la prevenzione passa dalla cultura del corpo e che lo sport non è tempo libero, ma tempo necessario. La sua è una battaglia controcorrente, spesso solitaria, ma alimentata da una convinzione profonda: mai demordere. Se l’Italia ha una possibilità di rialzarsi (letteralmente), passa anche da qui.
Note Bibliografiche
Centers for Disease Control and Prevention (CDC) – Childhood Obesity Facts
Riferimento: Prevalence of obesity among U.S. children and adolescents aged 2-19 years: circa 22.52% nel periodo recente (aggiornato da dati 2008-2024, con aumento dal 19.46% al 22.52%). Fonte: CDC, “Childhood Obesity Facts” (pubblicato il 2 aprile 2024, con aggiornamenti al 2025). Link: https://www.cdc.gov/obesity/childhood-obesity-facts/childhood-obesity-facts.html
Nota: L’articolo menzionava 19.7%, ma dati più recenti indicano un aumento; stimati 16-17 milioni di giovani affetti.
Journal of Managed Care & Specialty Pharmacy – Costs of obesity, obesity-related complications
Riferimento: Spesa medica nazionale per obesità e complicanze negli USA superiore a 261 miliardi di dollari nel 2016, con proiezioni in aumento per il 2025. Fonte: “Costs of obesity, obesity-related complications, and weight loss in commercially insured adults with obesity” (pubblicato il 17 luglio 2025).
Link: https://www.jmcp.org/doi/10.18553/jmcp.2025.25051
Statista – Prevalence of obese and overweight children in Italy
Riferimento: 19% dei bambini italiani (8-9 anni) in sovrappeso e 9.8% obesi nel 2023, con trend stabile o in lieve calo dal 2008. Fonte: Statista, “Prevalence of obese and overweight children by region – Italy” (pubblicato il 19 giugno 2024).
Link: https://www.statista.com/statistics/1357752/prevalence-of-obese-and-overweight-children-by-region-italy/
World Health Organization (WHO) – Prevalence of obesity among children and adolescents
Riferimento: Prevalenza di obesità tra bambini e adolescenti (5-19 anni) in Italia al 9.6%, ma con sovrappeso complessivo superiore al 20% in base a proiezioni europee. Fonte: WHO Data, “Italy” (dati aggiornati al 2025).
Link: https://data.who.int/countries/380
Nota: Proiezioni Statista indicano 14.5% di obesità infantile prevista per il 2025 in Italia.
Ministero della Salute Italiano – Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025
Riferimento: Piano nazionale che include misure per la prevenzione dell’obesità, con enfasi su alimentazione e attività fisica, ma con fondi limitati (es. circa 1-2 milioni di euro allocati per iniziative specifiche nel 2025, inclusa una legge pionieristica approvata a maggio 2025 per contrastare l’obesità). Fonte: Ministero della Salute, “Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025” (pubblicato nel 2020, con aggiornamenti). Link: https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1411&area=prevenzione&menu=vuoto.
Nota: Include anche misure come etichette alimentari e limiti ai grassi trans, ma criticato per mancanza di risorse dedicate.
Mirrors Delivered Blog – Fitness Industry Insights: Key Trends and Growth Statistics
Riferimento: Mercato globale del fitness valutato a 257 miliardi di dollari nel 2025, con il segmento equipment a 19.2 miliardi.Fonte: “Fitness Industry Insights: Key Trends and Growth Statistics” (pubblicato il 17 gennaio 2025).
Link: https://mirrorsdelivered.com/blogs/industry-news-trends/fitness-industry-insights-key-trends-and-growth-statistics
Nota: Confermato da altre proiezioni, come il mercato health e fitness club a oltre 101 miliardi nel 2024, in crescita.