Lo Stress Psicologico nello Sport

L'immagine ritrae un uomo che corre in un ambiente naturale, con montagne, alberi e un lago sullo sfondo. Nella parte inferiore, una fascia rossa con il testo "STRESS PSICOLOGICO NELLO SPORT" sottolinea il focus sul legame tra attività fisica e salute mentale. L’emblema “Scienze Motorie” e il sito scienzemotorie.com rafforzano l’identità accademica e divulgativa del contenuto
05 novembre 2020

Lo stress

Lo stress psicologico è un processo di analisi delle strategie da adottare che consiste in: una primaria (valutazione immediata e inconsapevole riguardante la situazione in se e l’ambiente) e una secondaria valutazione (valutazione delle proprie abilità e risorse disponibili per farvi fronte), per conoscere meglio i meccanismi psicologici atti a fronteggiare problemi emotivi ed interpersonali, allo scopo di gestire, ridurre o tollerare lo stato di stress. Queste strategie adottate condizioneranno a livello mentale la prova atletica.

Uomo preoccupato con le mani nei capelli seduto davanti a un laptop in ambiente domestico o da ufficio.

Nella definizione data da Lazarus emergono tre aspetti:

1) Il coping non è legato alla personalità ma al contesto.
2) Le strategie sono focalizzate sul tentativo di risoluzione del problema più che all’esito di riuscita.
3) Il processo di coping è variabile e dipendente dalla situazione, che si modifica man mano che ci si adatta ad essa. A monte di un’azione di coping vi è una valutazione della situazione e le conseguenze degli sforzi di coping rappresentano una nuova strategia da rivalutare per applicare ancora una volta le risorse di coping.

Ricerca

Secondo Folkman e Lazarus, il coping può essere osservato da diverse prospettive: il coping centrato sul problema (tendenza ad affrontare il problema in maniera diretta) e il coping centrato sulle emozioni derivanti dal problema (tentativo dell’individuo di ignorare la minaccia dell’evento stressante).

Anshel e Wells nel 2000, hanno condotto uno studio, in cui i partecipanti, giocatori maschi di pallacanestro hanno compilato un inventario per identificare le strategie di coping da loro stessi adottate durante lo svolgimento di alcune situazioni stressanti.

Gli esiti mostrano la scelta, da parte degli atleti, di adottare strategie di affrontamento funzionale del problema, specialmente in situazioni controllabili.

Roth e Cohen suggeriscono che è preferibile usare strategie inerenti allo stile d’approccio, in condizioni di alto controllo percepito quando la fonte di stress è conosciuta, quindi quando:

  • la situazione è controllabile,
  • la causa dello stress è conosciuta,
  • l’individuo ha un’elevata consapevolezza della situazione,
  • l’effetto che gli stressor hanno a lungo termine.

Le strategie di evitamento del problema potrebbero invece essere più appropriate quando:

  • la situazione è meno controllabile,
  • la causa dello stress non è chiara,
  • il livello di consapevolezza della persona è piuttosto basso,
  • gli effetti sono immediati.Persona che corre su strada asfaltata in ambiente naturale con colline, lago e montagne sullo sfondo.

I risultati di questa ricerca mostrano come le strategie di affrontamento del problema siano preferite alle strategie di evitamento.
Dal progetto di ricerca condotto da Sighinolfi e colleghi nel 2012 è emerso che il campione analizzato composto da giocatori maschi di basket, utilizza mediamente strategie di evitamento con più frequenza perché potrebbe favorire l’azione di assestamento in gara più che l’interruzione per attuare modifiche dell’atteggiamento tecnico-tattico in campo.

L’allenatore per la tecnica e lo psicologo per la parte mentale dovranno adoperarsi per insegnare su quali stimoli porre maggiore attenzione, e distaccarsi da alcune variabili per concentrarsi maggiormente sull’obiettivo principale della propria prestazione.

Perrez e Reicherts hanno sostenuto che, per stabilire l’efficacia e l’appropriatezza di concreti sforzi di coping, è necessario conoscere in che modo l’individuo percepisce il fattore stressante e le sue conseguenze, ma che occorre anche conoscere l’intento delle azioni di coping. La tesi avanzata da questi autori è che tra le caratteristiche oggettive di una situazione, la valutazione soggettiva da parte dell’individuo e le risorse disponibili vi è una corrispondenza in base alla quale si può determinare l’adeguatezza degli sforzi di coping.

Bibliografia:

Anshel, M., & Wells, B. (2000). Personal and situational variables that describe coping with acute stress incompetitive sportThe Journal of Social Psychology, 140, 434-450.

Lazarus R, Folkman S. (1984) Stress, Appraisal, and Coping

Editore: Springer Publishing Co Inc.

Perrez, M., & Reicherts, M. (1992). Stress, coping and health: A situation-behavior approach theory, methods, applications. Seattle: Hogrefe & Huber.

Sighinolfi l.

Dinamiche comportamentali durante una competizione sportiva, con particolare riferimento alla pallacanestro. Convegno finali nazionali U15. Montegrotto Terme. 4 Luglio 2014

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