La tecnologia indossabile è utile o no?

Persona con dispositivo indossabile applicato alla tempia, con la scritta “TECNOLOGIA INDOSSABILE: È UTILE O NO?” su sfondo rosso e logo Scienze Motorie in basso a destra.
06 dicembre 2019

La tecnologia indossabile è stimata rappresentare un settore da 6 miliardi di dollari e probabilmente continuerà ad espandersi rapidamente. Per atleti e personale di supporto impegnato in sport d’élite, questo può essere un aiuto e un ostacolo allo stesso tempo quando si cerca di massimizzare le prestazioni degli atleti.

La maggior parte delle persone sarebbe d’accordo sul fatto che tecnologie come il monitoraggio della frequenza cardiaca e il GPS hanno avanzato l’area della scienza sportiva e forniscono informazioni preziose per monitorare gli atleti per migliorare le prestazioni e ridurre il rischio di lesioni e malattie. Ma con questo crescente accesso alla tecnologia e con le aziende che hanno l’opportunità di fare denaro in maniera eccezionale, è più importante che mai avere un’idea chiara.

Tipi di tecnologia

Anche se ci sono numerosi tipi di tecnologia disponibili, due dei più recenti e popolari dispositivi sono nell’ambito del monitoraggio del sonno e l’allenamento e stimolazione del cervello.

Per quanto riguarda il monitoraggio del sonno, la maggior parte delle aziende non divulgano i loro algoritmi utilizzati per calcolare il sonno e la veglia e la maggior parte non ha convalidato il proprio prodotto con il gold standard della polisomnografia.

Quindi, anche se non ci sono problemi di sicurezza associati a questi dispositivi, è chiaro che molti di questi dispositivi potrebbero non fornire all’atleta dati precisi. È importante considerare come l’atleta risponde ad un’abbondanza di dati prontamente disponibili sul sonno (accurati o meno). Gli atleti che possono essere suscettibili di “over-analisi” o possono avere problemi con stress e ansia, possono avere problemi ancora maggiori se sovrastati da troppe informazioni quotidiane.

Una preoccupazione ancora più grave la destano il numero di dispositivi disponibili che sostengono di stimolare o modificare l’attività cerebrale. Mentre il neurofeedback (allenamento del cervello) è diventato sempre più legittimato in interventi per condizioni mediche come l’epilessia e il disturbo da stress post-traumatico, la disponibilità di dispositivi di stimolazione cerebrale sta rapidamente aumentando.

La tecnologia indossabile è utile o no?

Ricerche:

Anche se future ricerche potranno dimostrare che questi dispositivi fanno davvero migliorare le prestazioni, sembra incongruo che questi siano commercializzati agli atleti di élite con una ricerca minima o senza una prova certa di sicurezza. 

Quando le aziende commercializzano molti dei wearables, utilizzano tecniche particolarmente intelligenti. Grafica impressionante, testimonianze, figure, grafici e dati che fanno sembrare che tali dispositivi sono stati testati e rivisti. Per gli atleti e il personale che cercano un vantaggio competitivo, questo tipo di informazioni può essere particolarmente attraente e difficile da sottovalutare o non prendere in considerazione.

Nessuno vuole essere l’ultimo ad approfittare della prossima grande rivoluzione della scienza sportiva. Questo spesso comporta che il produttore e molti atleti e club d’elite non hanno il tempo di convalidare e verificare l’equipaggiamento. Ma sempre più è esattamente questo quello che serve.

Mentre alcune aziende eseguono il proprio test sui prodotti, tra cui l’affidabilità e la validità, determinarne l’utilità in determinate persone è il fine ultimo. Un sano scetticismo, ricercare prove e testimonianze, pur esplorando potenziali utilizzi e vantaggi, può permettere senza dubbio di ottenere il risultato più positivo.

La tecnologia indossabile è utile o no?

La tecnologia indossabile

Sono state recentemente proposte le seguenti raccomandazioni quando si considera l’uso di dispositivi portatili [1]:

  • il principio di guida primario dovrebbe essere quello di non avere pregiudizi e le implicazioni dirette sulla salute e sulla sicurezza degli atleti. Queste devono essere la preoccupazione iniziale più importante;
  • a seguito di tali considerazioni, dovrebbero essere presentate domande relative alla base scientifica del dispositivo e alla ricerca di prove scientifiche;
  • se non esistono prove scientifiche o minime, i dati devono essere raccolti in sito, in modo controllato, ove possibile;
  • le implicazioni per l’atleta dovrebbero essere sempre considerate (ad esempio, troppe informazioni o informazioni inutili che possono causare stress e ansia).

La tecnologia ha un grande potenziale ed ha e può avere un impatto positivo e significativo sugli atleti. Tuttavia, dobbiamo sempre essere consapevoli delle informazioni valide e affidabili. Dobbiamo sempre evitare che le informazioni siano troppe e che il benessere e la sicurezza degli atleti siano la preoccupazione principale.


Riferimento:

Halson, S.L., J.M. Peake e J.P. Sullivan, tecnologie portanti per gli atleti: sovraccarico dell’informazione e Pseudoscience? Int J Sports Physiol Perform, 2016. 11 (6): p. 705-706.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

Due persone in palestra. Una solleva un manubrio piegandosi in avanti, mentre l'altra osserva e dà istruzioni. Attrezzi da palestra come pesi e scatole sono visibili sul lato sinistro. Il pavimento è coperto da un tappeto rosso e le tende nere creano lo sfondo. In basso, c'è il testo "Riatletizzazione: come programmarla ed eseguirla" con il logo di Scienze Motorie

Riatletizzazione: come programmarla ed eseguirla in maniera funzionale

La riatletizzazione è prerogativa del laureato in Scienze Motorie, per questo per esporre e sviluppare il concetto di riatletizzazione dobbiamo prima analizzare l’etimologia della parola. Riatletizzazione Riatletizzazione è una parola composta da RI “prefisso presente in moltissimi verbi, e loro derivati, che ha in genere valore iterativo, esprime cioè duplicazione o ripetizione” (Dizionario Treccani) e […]

Persona che esegue il "Test di Bosco" su una pedana gialla, con un altro individuo sullo sfondo e attrezzature sportive.

Test di Bosco

Il test di Bosco è da intendersi come un test di valutazione funzionale polivalente che include, in un protocollo di ampio respiro con un numero di tests variabili, una serie di prove di carattere generale e specifico per disciplina di tipo anaerobico puro e discipline di resistenza alla potenza. È importante comprendere come il test […]

L’immagine visualizza un corpo umano stilizzato con evidenziati muscoli e ossa, utile per spiegare la struttura anatomica in un contesto di formazione professionale. A sinistra si vede una figura con la colonna vertebrale visibile, mentre a destra ci sono dettagli delle muscolature e dell'anatomia umana. Il testo centrale promuove il corso di "Master Professionale in Chinesiologia" e il logo di Scienze Motorie

Master Professionale in Chinesiologia

La Chinesiologia si occupa di studiare il movimento e tutte le sue implicazioni: in ambito fisico, cognitivo, razionale, affettivo, emotivo, sociale e razionale. Disciplina di studio centrale nel campo delle Scienze Motorie, viene tutt’oggi spesso confusa con la Kinesiologia Applicata, che invece opera nel campo delle arti terapeutiche alternative. La stretta connessione tra le Scienze […]

Persona che esegue un esercizio di Pilates in posizione di plank, sollevando una gamba. Indossa abbigliamento sportivo nero. Testo "LEZIONI DI PILATES: TONIFICAZIONE E POSTURALE" e il logo di Scienze Motorie

Lezione di Pilates: differenza tra tonificazione e posturale

Entrambe le lezioni devono mantenere la struttura della lezione di Pilates e seguirne i principi base. Ciò che cambia è quindi la durata di ogni fase e l’obiettivo degli esercizi utilizzati. Nella lezione di tonificazione il cliente vuole sentire il muscolo lavorare, solitamente viene richiesto di focalizzare il lavoro su glutei e addome. Nella lezione […]

L'immagine mostra una serie di radiografie che evidenziano diverse articolazioni, tra cui la spalla, il gomito, l'anca, il ginocchio e la colonna vertebrale, con le aree di interesse evidenziate in giallo. Accanto alle radiografie, appare il testo “MASTER PREVENZIONE RIEDUCAZIONE RIATLETIZZAZIONE” a destra. In basso, su uno sfondo rosso, si trova la scritta “MASTER PREVENZIONE, RIEDUCAZIONE E RIATLETIZZAZIONE” con il log di scienzemotorie.com

Master in Prevenzione, Rieducazione e Riatletizzazione

Tra gli argomenti più ampi e complessi che riguardano le Scienze Motorie, prevenzione, rieducazione funzionale e riatletizzazione hanno un ruolo particolarmente importante in quanto richiedono approfondite competenze che devono necessariamente intersecarsi con l’operatività di altri professionisti, della fisioterapia, l’osteopatia, la chiropratica, la podologia, le tecniche ortopediche e la medicina riabilitativa in generale. Partiamo innanzitutto dalla […]

Integrazione tra biomeccanica e sviluppo della forza per l’ottimizzazione della performance nel football americano

Integrazione tra biomeccanica e sviluppo della forza per l’ottimizzazione della performance nel football americano

Il football americano è uno degli sport più seguiti negli Stati Uniti, con oltre 70.000 atleti collegiali negli ultimi cinque anni. Negli ultimi tempi sta guadagnando popolarità anche in Europa, con 17 squadre nella European Football League e 12 team iscritti al campionato italiano di prima divisione. Spesso percepito come uno sport basato esclusivamente sulla […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40