Gua-Sha: L’Antica Terapia Cinese tra Stasi di Sangue e Contro-Reazione
Il Gua-Sha è una delle tecniche di trattamento fondamentali della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), con radici storiche che si intrecciano con l’antica pratica del salasso. Letteralmente, Gua significa “strofinare/graffiare via”, mentre Sha si traduce come “calore/febbre”. L’obiettivo primario di questa tecnica è “graffiare via la febbre/il calore” risolvendo la stasi, in particolare di xue (sangue), nei tessuti.
Gua-Sha e la Liberazione del Sangue

Originariamente concepito come un “massaggio a sfregamento” eseguito principalmente sulla schiena, il Gua-Sha mira a “liberare il sangue” bloccato a livello superficiale.
L’azione energica dello sfregamento provoca la comparsa di ecchimosi sulla cute, note anche come Sha. Queste formazioni superficiali sono la manifestazione del sangue extravasato e confermano visibilmente che il sangue si trovava in uno stato di stasi o blocco nei tessuti.
Il Salasso Storico: Precursore del Gua-Sha e Terapia di Derivazione
Non si può parlare di Gua-Sha senza considerare la stretta relazione con la terapia del salasso, una pratica diffusa in tutte le culture antiche, la cui origine esatta rimane sconosciuta. Già in uso in civiltà come l’Egitto, l’Assiria e la Scizia, il salasso era un pilastro della medicina antica.
Indicazioni e Principi Terapeutici del Salasso
Medici antichi come Galeno e le tradizioni orientali condividevano l’obiettivo di “eliminare i residui” o prevenirne l’accumulo, considerati la causa principale di febbre e malattie. Il salasso stagionale era prescritto per la febbre in Egitto, Grecia, Roma e Cina, con l’obiettivo di ridurre il calore corporeo, un ruolo oggi affidato ai farmaci antipiretici.
La Medicina Cinese (MTC) offriva però una precisazione unica: l’applicazione era rigorosamente basata sulla teoria dei vasi. I vasi erano considerati strutture organiche contenenti Sangue e Qi. Si riteneva che l’agente patogeno entrasse e restasse bloccato nel sangue di un vaso specifico; eliminando il Sangue da quel vaso, si sarebbe eliminata la causa della malattia. Per localizzare il trattamento, i medici cinesi utilizzavano dolore, rossore e calore come indicatori.
A differenza dell’Occidente, dove la pratica si evolse nella venisezione (il taglio effettivo di una vena), nella MTC il salasso era limitato all’uso di un piccolo ago per far fuoriuscire poche gocce di sangue, fino a quando il colore non passava da scuro (patogeno) a chiaro.
Dal Gua-Sha alla Contro-Reazione: Un Meccanismo Comune
Il Gua-Sha e la Coppettazione (ba guan) sono considerate terapie autologhe del sangue. Il riassorbimento delle cellule ematiche extravasate è un processo metabolico significativo che innesca una risposta curativa, basandosi sulla teoria della contro-reazione (Haller 1981):
“Introdurre una crisi artificiale affretterebbe la risoluzione della Malattia.”
Gua-Sha, Coppettazione e salasso sono classificati come tecniche di derivazione con effetti revulsivi secondari. La derivazione implica la deviazione del sangue dalla zona colpita a un’altra adiacente. La tecnica del frizionamento, tipica del Gua-Sha, era considerata derivativa se usata localmente ed revulsiva se applicata distalmente rispetto all’area infiammata. L’obiettivo è alleviare l’infiammazione e la congestione del sangue interno inducendo una reazione sulla superficie cutanea.
Per la sua natura che utilizza gli “opposti” per curare la malattia, la medicina tradizionale cinese è considerata allopatica, in antitesi al principio dell’omeopatia che usa i “simili”.
Il Ritorno in Occidente: Fascia e Riconoscimento Moderno

Nonostante l’abbandono di queste metodiche in Occidente, tecniche di frizionamento che si ispirano al Gua-Sha stanno ritornando in voga. L’insegnamento formale di Gua-Sha e Agopuntura negli USA è iniziato solo nel 1976.
Negli ultimi anni, la ricerca approfondita sul mondo della Fascia ha conferito al Gua-Sha una nuova e rilevante valenza scientifica anche in Occidente. Questa rinnovata comprensione anatomica e funzionale ha motivato lo sviluppo di diverse tecniche applicative moderne.














