Trattamento della sindrome da sovrallenamento

Uomo sdraiato su un pavimento di legno dopo un allenamento intenso, indossando una maglietta e pantaloncini neri, con un braccio sollevato sulla fronte e scarpe sportive rosse. l'immagine è accompagnata dalla scritta "Trattamento della sindrome da sovrallenamento" e dal logo di ScienzeMotorie.com
20 ottobre 2022

La terapia principale della sindrome da sovrallenamento è il riposo forzato che può arrivare anche a 5 mesi o più in base alle caratteristiche dello stress psico-fisico a cui è stato precedentemente sottoposto l’organismo con l’allenamento.

Uno studio eseguito su soggetti con sindrome da sovrallenamento ha dimostrato che, dopo 4 settimane di assoluto riposo, praticare un esercizio a bassa intensità per ulteriori 4 settimane associato ad un’esposizione intermittente ad ipossia ed iperossia può contribuire al miglioramento della prestazione fisica e può ridurre notevolmente l’affaticamento dell’atleta.

Regime alimentare

La deplezione di carboidrati, la disidratazione ed un bilancio energetico negativo in atleti sottoposti a elevati stress psico-fisici sembrano essere correlati ad un maggior rischio di sviluppare l’OTS, se ne deduce che un supplemento di carboidrati con la dieta, una corretta idratazione ed un adeguato apporto energetico possono in parte favorire il miglioramento della sintomatologia. L’aumento dell’introito di carboidrati non deve però essere a discapito dell’apporto proteico dal momento che un insufficiente apporto di aminoacidi sarebbe deleterio per la salute; nonostante ciò è stato dimostrato che assumere più aminoacidi (glutammina e aminoacidi a catena ramificata) non contribuisce al miglioramento del quadro clinico e alla riduzione della sintomatologia.

In aggiunta ad un regime alimentare adeguato, l’integrazione di micronutrienti come vitamine e minerali è indicato per correggere gli eventuali difetti instauratisi durante il sovrallenamento.

A sostegno di ciò possiamo far riferimento ad uno studio eseguito su 240 soggetti, sottoposti ad un addestramento militare ad alta intensità e resistenza. I soggetti erano stati divisi in due gruppi in base al tipo di integrazione fornita: un gruppo assumeva un integratore multivitaminico/multiminerale, mentre l’altro gruppo assumeva un placebo. Tramite l’analisi di campioni ematici ed urinari e di test immunologici e psicologici eseguiti ad inizio e fine del periodo di addestramento, è stato dimostrato che i soggetti che assumevano l’integratore multivitaminico/multiminerale presentavano un recupero funzionale e del sistema immunitario maggiore rispetto a quelli che avevo assunto il placebo. Naturalmente molti di questi studi hanno limiti di varia natura e dovrebbero essere replicati in casistiche più ampie e da molteplici gruppi di studio.

Prevenzione mediante un approccio nutrizionale sulla sindrome da sovrallenamento

Allo scopo di favorire un adeguato recupero alla fine di un programma di attività fisica intenso e prolungato e prevenire così l’istaurarsi di una condizione di sovrallenamento, l’atleta deve praticare un adeguato riposo ma, cosa altrettanto importante, è necessario che segua un corretto regime alimentare.

Un’adeguata alimentazione, riduce l’affaticamento e promuove la rigenerazione muscolare, il ripristino delle scorte di glicogeno e il normale funzionamento del sistema immunitario, favorendo così il benessere psico-fisico dell’atleta e permettendogli di affrontare al meglio le sessioni di allenamento.

sindrome da sovrallenamento

In relazione ai macronutrienti, l’assunzione ottimale di proteine ​​con la dieta gioca un ruolo fondamentale nel promuovere il corretto recupero post allenamento mediante la facilitazione della riparazione muscolare, del rimodellamento muscolare e della funzione immunitaria. In particolare, un supplemento di latte sembra favorire ed accelerare il recupero fisico nel post-esercizio poiché contiene una quantità di sodio paragonabile a quello delle bevande sportive (~20-30 mmol/L) e promuove la reidratazione.

Recenti studi suggeriscono che le proteine del latte (80% caseina e 20% siero di latte) possono migliorare, nel post-esercizio, la ritenzione di liquidi rispetto alle bevande sportive tradizionali. Un ruolo fondamentale nella riparazione del danno muscolare sembra anche essere svolto dal processo di sintesi ex-novo di proteine ​​miofibrillari contrattili e proteine ​​mitocondriali coinvolte nella produzione energetica. Tale processo sembra essere modulato da molteplici fattori tra cui la fonte proteica, la dose per pasto e la tempistica (in relazione all’esercizio) dell’assunzione di proteine con la dieta, nonché la co-ingestione di altri nutrienti.

In letteratura sono presenti dati preliminari a sostegno dell’ipotesi che l’assunzione di proteine ​​​con la dieta riesca a potenziare la sorveglianza immunitaria durante l’allenamento intensivo in ciclisti allenati.

Un altro macronutriente essenziale è rappresentato dai carboidrati.

Per gli atleti di sport di squadra impegnati in periodi di allenamento intensivo è raccomandato consumare una dieta ricca di carboidrati (5-7 g/kg/giorno) anche nelle ore successive all’esercizio; ciò risulta essere fondamentale per far fronte al deficit energetico e all’affaticamento, nonché per favorire il mantenimento della funzione immunitaria e la prevenzione del sovrallenamento.

Anche dopo una singola partita di calcio giocata a livelli agonistici, possono essere necessarie fino a 72 ore per il completo ripristino del glicogeno muscolare. In questi scenari, con l’obiettivo primario di ripristinare il più rapidamente possibile le riserve di glicogeno muscolari, agli atleti è raccomandato il consumo di 1,0–1,2 g/kg di carboidrati entro la prima ora dall’interruzione dell’esercizio e, successivamente, l’assunzione di 1,0–1,2 g/kg/h di carboidrati per altre 6 ore o fino alla ripresa dei pasti regolari.

Assumere carboidrati sia solidi che liquidi sembra essere efficace nel favorire il ripristino delle riserve di glicogeno; la scelta è sicuramente determinata dalla preferenza del singolo, dalla praticità (ad es. due sessioni al giorno) e dalla disponibilità (ad es. trasferte post partita).

Laddove l’assunzione di carboidrati non sia ottimale, l’aggiunta di proteine ​​(0,3-4 g/kg/h) può aiutare a massimizzare la sintesi del glicogeno; inoltre l’apporto di alcol, con più del 2% , dovrebbe essere limitato dopo l’esercizio fisico poiché compromette il rifornimento di glicogeno muscolare, stimolando l’effetto diuretico.

Un approccio flessibile, periodico e personalizzato alla disponibilità di carboidrati durante il periodo post-esercizio è essenziale per garantire un ottimale recupero a breve termine e un miglioramento dell’adattamento a lungo termine.

La reidratazione, ossia il ripristino dell’equilibrio dei liquidi corporei, è un aspetto fondamentale del processo di recupero, in particolare quando gli atleti devono partecipare ad una nuova sessione di allenamento a distanza di un breve lasso di tempo dalla precedente (ad es., allenamenti di due giorni o tornei).

Iniziare l’esercizio in uno stato di scarsa idratazione può infatti compromettere le prestazioni, specialmente quando ci si allena o si gareggia al caldo.

Soluzioni con un contenuto di carboidrati dal 6 al 12% sembrano favorire la ritenzione di liquidi.

Per ottenere una reidratazione rapida e completa, si raccomanda agli atleti di bere 1,0–1,5 l di un fluido contenente sodio (20–50 mmol/l) per ogni chilogrammo di massa corporea persa.

Al fine di garantire all’atleta i nutrienti necessari per supportare la sintesi proteica muscolare, il ripristino delle riserve di glicogeno e la reidratazione, l’atleta può ricorrere ad integratori alimentari. Ovviamente è fondamentale che venga comunque seguita una dieta adeguata in contenuto di proteine, carboidrati, grassi e micronutrienti altrimenti, senza questa base, i benefici aggiuntivi di qualsiasi integratore risulteranno limitati. Ad esempio, il pasto di recupero di un atleta di sport di squadra di circa 80 kg di peso corporeo dovrebbe contenere 20-24 g (0,25-0,3 g/kg) di proteine ​​e 80-96 g (1-1,2 g/kg) di carboidrati; questa base può poi essere integrata con l’aggiunta di nutrienti selezionati per fornire un ulteriore beneficio al recupero. Bisogna tuttavia sempre prestare attenzione alla composizione degli integratori alimentari dal momento che possono contenere ingredienti vietati dall’Agenzia mondiale antidoping.

Nonostante non sia del tutto dimostrato il reale beneficio che la vitamina D può avere sul recupero muscolare di un atleta (al contrario di quanto dimostrato nella prevenzione di cadute e nell’incremento di forza muscolare documentati nell’anziano), è indubbio che questi dovrebbe comunque mirare a mantenere un adeguato stato vitaminico.

La vitamina D è un ormone steroideo, i suoi precursori vengono prodotti a livello cutaneo in seguito all’esposizione al sole o vengono introdotti nell’organismo tramite la dieta. L’assunzione di vitamina D con dieta o con integratori può essere necessaria per mantenere un’adeguata riserva vitaminica: 600 UI/giorno per individui di età compresa tra 1 e 70 anni ma nella pratica questa quantità deve essere probabilmente superiore.

Studi sperimentali condotti in modelli di cellule animali hanno dimostrato come il trattamento con vitamina D possa svolgere un ruolo nella rigenerazione muscolare tramite l’attivazione delle cellule satelliti seguita dalla proliferazione, migrazione e differenziazione dei mioblasti (cellule embrionali dalle quale derivano le fibre muscolari striate).

Un protocollo di intervento condotto da Owens ha dimostrato come l’integrazione di vitamina D migliori gli indici di recupero in individui maschi adulti moderatamente attivi. Nello specifico, i soggetti arruolati in questo studio presentano una carenza di vitamina D ma sono stati integrati con 4000 UI/giorno di vitamina D o con placebo per 6 settimane. Prima e dopo l’integrazione, i soggetti hanno completato un esercizio eccentrico per indurre un danno muscolare da carico agli estensori del ginocchio. La ripresa funzionale, valutata a 48 h e a 7 giorni di distanza dall’esercizio, è risultata superiore nel gruppo sottoposto ad integrazione vitaminica rispetto a coloro che avevano ricevuto il placebo. I principali limiti di questo studio sono sicuramente rappresentati dalla ridotta dimensione del campione analizzato e dall’utilizzo di un solo protocollo di esercizio per indurre il danno muscolare.

Bibliografia

  • Susta, D., Dudnik, E., & Glazachev, O. S. (2017). A programme based on repeated hypoxia–hyperoxia exposure and light exercise enhances performance in athletes with overtraining syndrome: a pilot study. Clinical physiology and functional imaging, 37(3), 276-281.
  • Meeusen, R., Duclos, M., Foster, C., Fry, A., Gleeson, M., Nieman, D., … & Urhausen, A. (2013). Prevention, diagnosis and treatment of the overtraining syndrome: Joint consensus statement of the European College of Sport Science (ECSS) and the American College of Sports Medicine (ACSM). European Journal of Sport Science, 13(1), 1-24.
  • Xin, L. I., Huang, W. X., Lu, J. M., Guang, Y. A. N. G., Ling, F., Lan, Y. T., … & Dou, J. T. (2013). Effects of a multivitamin/multimineral supplement on young males with physical overtraining: a placebo-controlled, randomized, double-blinded cross-over trial. Biomedical and Environmental Sciences, 26(7), 599-604.
  • Rankin, P., Stevenson, E., & Cockburn, E. (2015). The effect of milk on the attenuation of exercise-induced muscle damage in males and females. European journal of applied physiology, 115(6), 1245-1261.
  • Jackman, S. R., Witard, O. C., Jeukendrup, A. E., & Tipton, K. D. (2010). Branched-chain amino acid ingestion can ameliorate soreness from eccentric exercise. Med Sci Sports Exerc, 42(5), 962-970.
  • Howatson, G., Hoad, M., Goodall, S., Tallent, J., Bell, P. G., & French, D. N. (2012). Exercise-induced muscle damage is reduced in resistance-trained males by branched chain amino acids: a randomized, double-blind, placebo controlled study. Journal of the International Society of Sports Nutrition, 9(1), 1-7.
  • Phillips, S. M., & Van Loon, L. J. (2011). Dietary protein for athletes: from requirements to optimum adaptation. Journal of sports sciences, 29(sup1), S29-S38.
  • Parr, E. B., Camera, D. M., Areta, J. L., Burke, L. M., Phillips, S. M., Hawley, J. A., & Coffey, V. G. (2014). Alcohol ingestion impairs maximal post-exercise rates of myofibrillar protein synthesis following a single bout of concurrent training. PLoS One, 9(2), e88384.
  • Burke, L. M., Hawley, J. A., Wong, S. H., & Jeukendrup, A. E. (2011). Carbohydrates for training and competition. Journal of sports sciences, 29(sup1), S17-S27.
  • White, J. P., Wilson, J. M., Austin, K. G., Greer, B. K., St John, N., & Panton, L. B. (2008). Effect of carbohydrate-protein supplement timing on acute exercise-induced muscle damage. Journal of the International Society of Sports Nutrition, 5(1), 1-7.
  • Heaton, L. E., Davis, J. K., Rawson, E. S., Nuccio, R. P., Witard, O. C., Stein, K. W., … & Baker, L. B. (2017). Selected in-season nutritional strategies to enhance recovery for team sport athletes: a practical overview. Sports Medicine, 47(11), 2201-2218.
  • Todd, J. J., Pourshahidi, L. K., McSorley, E. M., Madigan, S. M., & Magee, P. J. (2015). Vitamin D: recent advances and implications for athletes. Sports medicine, 45(2), 213-229.
  • Owens, D. J., Sharples, A. P., Polydorou, I., Alwan, N., Donovan, T., Tang, J., … & Close, G. L. (2015). A systems-based investigation into vitamin D and skeletal muscle repair, regeneration, and hypertrophy. American Journal of Physiology-Endocrinology and Metabolism.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Diagrammi didattici del sistema sensoriale umano: analizzatore neuronale, classificazione dei sensi interni ed esterni e ruoli di visione, udito, tatto e cinestesia nell’equilibrio, postura e movimento.

Articoli Correlati

Documenti di ricerca scientifica su una scrivania con il titolo Il concetto di validità nella ricerca e accessori da ufficio

Il concetto di validità nella ricerca

Il concetto di validità nella ricerca scientifica è l’indicatore fondamentale della solidità e attendibilità dei risultati e delle conclusioni tratte da uno studio. La sua robustezza è intrinsecamente legata alla metodologia con cui la ricerca è stata condotta. Tipi di Validità e Minacce alla Solidità La validità si classifica in diverse forme, ognuna essenziale per […]

Bandiera italiana sventola in uno stadio gremito durante una partita di calcio, con il punteggio Italia 2-0 visibile sul tabellone.

Analisi della situazione calcistica attuale per un’inversione di rotta

Il Lungo percorso La situazione del calcio italiano ormai da anni è critica.Dal 2006 in poi abbiamo vissuto sulla longevità degli eroi mondiali senza avere un vero ricambio generazionale. Paradossalmente, il mondiale 2006 – a livello di programmazione – ci ha fatto regredire, avendo nascosto le falle che già si stavano creando per il ritiro […]

Terapeuta che esegue Gua-Sha su un paziente a torso nudo con strumento metallico, su sfondo scuro, con titolo “CENNI STORICI DEL GUA-SHA” e logo Scienze Motorie.

Cenni storici del Gua-Sha nel mondo e nella MTC

Gua-Sha: L’Antica Terapia Cinese tra Stasi di Sangue e Contro-Reazione Il Gua-Sha è una delle tecniche di trattamento fondamentali della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), con radici storiche che si intrecciano con l’antica pratica del salasso. Letteralmente, Gua significa “strofinare/graffiare via”, mentre Sha si traduce come “calore/febbre”. L’obiettivo primario di questa tecnica è “graffiare via la […]

Illustrazione digitale educativa di due persone in abbigliamento sportivo che mostrano la postura corretta, una frontale e una di lato.

Cosa è la postura

Origini e Significato della Postura: dalla Storia ai Moderni Studi Scientifici Le prime osservazioni sulla postura: Aristotele e il rapporto corpo-ambiente L’interesse per la postura non è un fenomeno moderno. Già nel 330 a.C. Aristotele, filosofo e scienziato greco, osservò con attenzione il modo in cui il corpo umano si relaziona con l’ambiente circostante. Analizzò […]

Donna distesa su lettino con coppette trasparenti applicate su schiena e gambe durante una sessione di coppettazione, terapia manuale tradizionale.

Cenni storici della Coppettazione e panoramica sulla medicina antica

La visione antica della salute Un modello integrato tra corpo, mente e ambiente La medicina antica offre uno sguardo profondamente diverso rispetto all’attuale approccio iper-specialistico. Oggi la salute viene spesso osservata attraverso la lente della patologia, mentre nell’antichità il focus era rivolto alla comprensione dell’individuo nella sua totalità, includendo abitudini di vita, ambiente, emozioni e […]

Diagramma didattico che illustra i tre tipi di contrazione muscolare: isometrica (muscolo attivo senza accorciarsi), concentrica (muscolo si accorcia vincendo la resistenza) ed eccentrica (muscolo si allunga sotto resistenza), con analogia della bilancia e illustrazioni anatomiche.

Tipi di contrazione muscolare

Guida Completa e Ottimizzata In questo articolo trovi una spiegazione chiara e coerente dei principali tipi di contrazione muscolare, organizzata con una tassonomia semplice da consultare e ottimizzata per la lettura online. L’obiettivo è aiutarti a comprendere meglio come funziona la produzione di forza nel corpo umano, evitando fraintendimenti frequenti, soprattutto riguardo ai concetti di […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40