Intolleranze Alimentari e Attività fisica

Di:   Scienze Motorie  |  18 Febbraio 2021

Le intolleranze alimentari sono poco conosciute poiché solitamente si parla di allergie; è importante però considerare questo aspetto per evitare disguidi durante l’attività fisica.

In molti casi sportivi e amatori sentono stanchezza, problemi fisici e non riescono ad ottenere le prestazioni che vogliono e quindi ricorrono alla ricerca delle proprie intolleranze alimentari per capire quale è il problema.

Intolleranze alimentari e performance

In molti studi scientifici è stato dimostrato che le intolleranze alimentari vanno ad influire sulle performance fisiche; e scoprirlo può portare a molteplici fattori:

  • Miglioramento della forza muscolare di circa il 6%
  • Maggior energia, si sente meno la stanchezza
  • Prontezza nei riflessi
  • Riduzione degli infortuni (stiramenti, strappi muscolari)
  • Riduzione nella produzione dei radicali liberi.
  • Miglioramento dei disturbi gastroenterici nei maratoneti

Intolleranze Alimentari e Attività fisica

Differenza tra intolleranze e allergie

Ci sono vari autori che non riconoscono le intolleranze alimentari, ma riconoscono soltanto l’aspetto dell’allergia che si può manifestare con difficoltà respiratorie, asma, rinite, gonfiore dalle labbra, la lingua, gli occhi fino allo shock anafilattico.

L’intolleranza alimentare invece non sempre viene riconosciuta da un medico, perché da dei sintomi che sono spesso subdoli. Non sono immediati come i sintomi dell’allergia. L’alimento può dare magari, cefalea, stanchezza cronica, affaticamento, attacchi di panico, perdita delle performance, insonnia ed eruzioni cutanee.

L’importanza di una diagnosi tempestiva

Per evitare che i disturbi persistano nel tempo e causino danni irreparabili all’organismo la diagnosi deve essere fatta tempestivamente. Da una condizione di eubiosi in cui si parla di equilibrio totale soprattutto a livello intestinale, perché gli alimenti poi passano a livello gastro-interdico vengono digeriti e vengono assimilati da una mucosa che deve essere integra e in equilibrio, dove a livello intestinale c’è un microbio flora che deve essere in equilibrio per poter assorbire e metabolizzare e far assorbire tutti gli elementi fondamentali di cui ha bisogno un atleta (vitamina, sali minerali).

Ecco quindi che da una condizione di eubiosi si passa a una condizione di disbiosi, quando c’è un’intolleranza alimentare.

Gli alimenti mal digeriti e non assorbiti in modo completo rimangono a livello intestinali e vengono metabolizzati dalla flora intestinale causando anche la produzione di sostanze tossiche che passano all’interno dell’organismo.

Alimenti che causano intolleranze

  • Latte (lattosio, carenza di lattasi, proteine del latte)
  • Grano (glutine, celiachia)
  • Crostacei (produzione di istamina)
  • Soia
  • Lievito chimico
  • Legumi
  • Funghi
  • Pomodoro, peperone

Intolleranze Alimentari

 

Metodi di indagine

Per scoprire un intolleranza alimentare ci sono vari metodi di indagine:

  • Test dria
  • Di valutazione delle IgG –IgG4
  • Test muscolare kinesiologico
  • Citotossico (Alcat Test)
  • Skin application food test

Famiglie biologiche

Metodologie alimentari

  • Intolleranze di primo grado lieve: si elimina l’alimento intollerante per 2 mesi.
  • Intolleranze di secondo grado: si elimina l’alimento per 4 mesi e per 2 mesi gli alimenti che fanno parte della stessa famiglia biologica.

Gli alimenti vengono gradualmente reintrodotti dopo 2 o 4 mesi, uno alla volta ogni 4 giorni

Intolleranze Alimentari

Conclusioni

  • La valutazione delle intolleranze alimentari permette di mantenere una buona condizione fisica.
  • Evitare il furto di energia dovuto ad una alimentazione non corretta.
  • Importante arma nella lotta per la produzione dei radicali liberi.
  • Sono a disposizione le tecnologie per fare una diagnosi mirata e certa di intolleranze.
  • Impostare un piano alimentare individuale è fondamentale per ottenere un maggior rendimento nella disciplina specifica, assicurare le performance, aumentare la soglia della fatica e il rapido recupero.

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Docente: Donatella Polvara – biologa, analista di laboratorio e nutrizionista. Da anni si occupa di Alimentazione, seguendo corsi e conferenze in materia. Socio ordinario del CAI e membro interno del Comitato Scientifico del CAI Lombardia.

Durante questo webinar, Donatella Polvara, ci presenza un aspetto molto importante, le intolleranze alimentari e attività fisica. È importante capire l’intolleranza nei confronti di un elemento per evitare spiacevoli disguidi durante l’allenamento ma anche durante le gare.

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