Flossing Therapy: cos’è e come funziona

Di:   ScienzeMotorie  |  9 Gennaio 2019

In molti sport o attività fisiche, in particolare quelli che richiedono una mobilità molto importante come lo squat o l’affondo, la gamma di movimenti della caviglia è essenziale. Dalla sua ampiezza dipenderà il posizionamento delle articolazioni prossimali come le ginocchia e i fianchi e da quello la postura del tronco. Esistono varie tecniche che vanno incontro a questo genere di esigenza e in questo articolo parleremo della Flossing Therapy.

Una ridotta mobilità della caviglia causerà una posizione in avanti più pronunciata. Se nello squat, questo movimento è ancora possibile anche se meno efficace (e potenzialmente più pericoloso per la parte bassa della schiena), nell’overhead squat. L’esercizio sarà molto più difficile da fare correttamente poiché il carico deve essere mantenuto a distanza di braccio sopra la testa e le spalle dovranno compensare (sia in termini di mobilità che di forza) ancora di più per mantenere questo carico in posizione sopra il centro di gravità.

Per lavorare sulla mobilità articolare ci sono molti metodi, più o meno nuovi (stretching, auto-miofasciale ecc.) che agiscono a livello dei tessuti molli o a livello dell’articolazione stessa. I massaggi con il foam roller sono diventati la tecnica più famosa negli ultimi anni e diverse pubblicazioni scientifiche hanno mostrato i benefici che possono avere sulla mobilità. Sebbene i motivi di tali benefici non siano ancora del tutto chiari, consentono in pochi minuti di ottenere diversi gradi di libertà articolare.

Cos’è la Flossing Therapy

Ultimamente si fa spazio una tecnica chiamata Flossing Therapy che consiste nel fasciare una sottile ma larga banda elastica attorno a un’articolazione per creare una compressione e limitare l’afflusso di sangue. Mobilizzando questa articolazione al massimo del suo raggio di movimento anatomico.

La Flossing Therapy è una particolare tecnica di bendaggio che dal 2015 ha avuto un importante sviluppo in Germania (Physiopraxis 9/2015), e negli USA è nota con il nome di “Voodoo Flossing”, basata sugli studi del Dott. K. Starrett.

La Flossing Therapy consiste nell’applicazione di bende elastiche non adesive e molto più rigide del taping elastico. Il fisioterapista le applica nella regione corporea con restrizione di movimento. L’applicazione avviene con un importante tensione, al fine di produrre una compressione nella zona da trattare.

Ovviamente, data la particolarità della tecnica, non si può applicare in tutte le regioni del corpo, come ad esempio la gabbia toracica, ma è adatta per lo più ad articolazioni periferiche come gomito, polso, ginocchio e caviglia. La compressione effettuata dalla benda viene mantenuta per un tempo che varia dai 2 ai 5 minuti. Durante questi minuti il terapista può mobilizzare l’articolazione passivamente o richiedere al paziente di effettuare alcuni esercizi specifici. Dopo di che, quando viene rimossa la benda si rieseguono gli stessi movimenti, notando i progressi ottenuti.

I princìpi di questa tecnica si basano inizialmente sull’azione meccanica sui muscoli che circondano l’articolazione causata dalla mobilizzazione e in un secondo momento sul flusso sanguigno durante la rimozione della banda, che dovrebbe creare un distacco del tessuto connettivo all’interno dell’articolazione.

Se questi princìpi d’azione sono ancora puramente speculativi, che dire dell’effetto del flossing sulla mobilità della caviglia?

Lo studio

Due ricercatori neozelandesi hanno voluto studiare l’impatto della Flossing Therapy sulla mobilità articolare della caviglia e le prestazioni nel salto verticale. Per questo, hanno reclutato 52 studenti sportivi (23 donne e 29 uomini) che hanno sottoposto a vari test chiedendo di effettuare le mobilitazioni con le bande elastiche, prima di sottoporli alle stesse prove senza di esse.

Per controllare l’effetto del della Flossing Therapy sulla mobilità della caviglia, i partecipanti hanno eseguito le mobilizzazioni con una caviglia dotata della fascia e una caviglia senza fascia. La mobilizzazione della caviglia è stata eseguita in posizione seduta e i partecipanti hanno dovuto mobilizzare le caviglie nella massima flessione dorsale e plantare senza aiuto esterno (solo forza muscolare). Le mobilitazioni sono state eseguite per 2 minuti.

Risultati e analisi

I principali risultati di questo studio mostrano che la mobilizzazione della caviglia con una banda elastica per 2 minuti migliora significativamente la dorsiflessione, la flessione plantare, l’altezza di salto e la velocità di salto. In confronto, la mobilizzazione della caviglia di controllo senza la banda non ha portato ad alcun miglioramento significativo. D’altra parte, quando si confrontano le due caviglie, solo la dorsiflessione e la massima velocità di salto erano significativamente più alte (anche se la dimensione dell’effetto è piccola) per la caviglia con la banda elastica.

I risultati e il protocollo di questo studio non consentono di conoscere le ragioni fisiologiche di questi miglioramenti. Sono necessari ulteriori studi per confermare i risultati e comprendere i principi fisiologici alla base di questa tecnica.

Applicazioni pratiche

Questo è il primo studio che mostra gli effetti positivi della Flossing Therapy sulla mobilità articolare. Sebbene l’effetto sia piccolo, il miglioramento significativo fornito dalla banda dalla banda elastica a livello di dorsiflessione. Dopo 2 minuti di mobilizzazione potrebbe rivelarsi utile quando un atleta cerca di migliorare la mobilità della caviglia durante il riscaldamento prima di eseguire esercizi di massima ampiezza, come lo squat o l’overhead squat.

Un altro studio di questi ricercatori ha dimostrato che gli effetti positivi sulla dorsiflessione della caviglia si mantengono fino a 45 minuti dopo la fine della mobilizzazione. Sembra quindi saggio collocare queste mobilitazioni prima degli esercizi principali per trarre beneficio in termini di raggio di movimento e quindi progredire nel lungo periodo.

Resta da vedere se la combinazione di tecniche diverse (massaggio con con foam roller, distorsione a bande e Flossing Therapy) possa avere un effetto cumulativo sulla mobilità.

L’articolo è tratto da : https://www.sci-sport.com

Riferimenti:

  1. Driller MW and Overmayer RG. The effects of tissue flossing on ankle range of motion and jump performance. Phys Ther Sport 25 : 20-24, 2016.
  2. Driller MW, Mackay K, Mills B and Tavares F. Tissue flossing on ankle range of motion, jump and sprint performance: A follow-up study Phys Ther Sport 28 : 29-33, 2017.