Applicazioni in chinesiologia di Taping Elastico per l’articolazione tibio-tarsica

Persona che applica del tape elastico arancione sulla parte inferiore della gamba, vicino alla caviglia. Appare la scritta "TAPING ELASTICO PER LA TIBIO-TARSICA" con il logo Scienze Motorie.com sulla destra
18 aprile 2023

Il Taping Elastico è un ausilio del quale molte figure professionali si avvalgono nello svolgimento quotidiano della propria professione. Proprio grazie alla sua caratterizzante versatilità trova ampio consenso, se adattato e contestualizzato, anche nell’ambito chinesiologico. Diverse applicazioni possono essere inserite nella programmazione di un’attività motoria per enfatizzare una determinata percezione (Russo L, Bartolucci P. Sport Sciences for Health, 2014; Suppl. 1 10:S50.).

Le attività, i mezzi e i metodi devono essere programmati sulla base di tutte le valutazioni del caso e degli obiettivi prefissati. Una selezione delle valutazioni maggiormente congeniali permette di rilevare i parametri necessari per una scelta ponderata dei mezzi, dei metodi, della didattica e dei contenuti (Weineck J. 2009.), in relazione alla condizione del soggetto, per un’ottimizzazione della somministrazione dell’intera proposta lavorativa.

Di seguito verrà esposta una modalità di programmazione, che pone l’accento sulla scelta delle applicazioni e delle tipologie di esercitazioni secondo il metodo del Taping Elastico Applicazioni in Chinesiologia (Russo L. Bartolucci P., 2018) e supportando la selezione sulla base di test analitici di flessibilità e di forza, utilizzando le sequenze operative del Metodo di Esercizio Correttivo (Russo L, Benis R, Livi S, Falcone A, Ragalmuto N, Bartolucci P, Barni 2016.).

Programmazione tipo

Ipotesi di piedi con un atteggiamento in valgo e in pronazione.

Selezione della modalità di valutazione: i muscoli che hanno la funzione opposta alla pronazione del piede, sono il muscolo tibiale anteriore, che ha la funzione di flettere dorsalmente, addurre e ruotare medialmente il piede, ed il tibiale posteriore, che adduce, ruota internamente il piede (Balboni C. Giuseppe et al 2000) e che, insieme ad altri muscoli, contribuisce al mantenimento della volta plantare (Paolo Raimondi, 2003). Funzionalmente il tibiale posteriore “si oppone alla tendenza del retropiede in valgo e insieme al peroneo mantiene arcuata la volta plantare e un suo deficit riduce la forza della supinazione provocando una tendenza alla pronazione del piede” (Paolo Raimondi 2003) Alla luce di quanto esposto è possibile eseguire test analitici di forza per i suddetti muscoli. I test di forza analitica hanno lo scopo di verificare la capacità contrattile e l’eventuale efficienza funzionale dei muscoli selezionati per i test.

È possibile inoltre verificare la flessibilità del segmento dell’articolazione tibio-tarsica con test di flessibilità a catena cinetica aperta.

Test di flessibilità a catena cinetica aperta

test di flessibilità

Test di flessibilità a catena cinetica chiusa

test di flessibilità catena cinetica chiusa

Ponendo l’attenzione sugli angoli relativi alla flessione dorsale e plantare della caviglia (come da immagini). (Russo L. 2016.)

Selezione della tipologia di applicazione: sono due le applicazioni confezionabili, una per tibiale anteriore ed una per il tibiale posteriore.

Applicazione di Stabilizzazione con enfasi Muscolare del muscolo Tibiale Anteriore

Viene applicata tenendo in considerazione la regione cutanea corrispondente al ventre muscolare del TA seguendo il decorso muscolare stesso. Nelle applicazioni del Taping Elastico, generalmente, l’ancoraggio dovrebbe rispettare l’origine e l’inserzione dei ventri muscolari, o almeno quando il distretto muscolare lo permette.

Il muscolo tibiale anteriore origina dal condilo laterale della tibia, dalla porzione superomediale della membrana interossea della gamba, dalla fascia crurale che avvolge tutti i muscoli della gamba e dal vicino setto intermuscolare e si inserisce sul primo cuneiforme e alla base del primo metatarsale (Balboni C. Giuseppe et al 2000). In questo caso specifico dell’applicazione per il tibiale anteriore, la seconda base, l’ancoraggio corrispondente all’inserzione muscolare, potrebbe risultare maggiormente efficace applicarla in corrispondenza dell’ultimo raggio, passando la banda al di sotto della regione plantare e non sul primo dove si presenta la reale inserzione anatomica.

Sicuramente questo tipo di ancoraggio non risulterà particolarmente comodo, dato il passaggio al di sotto della pianta del piede ma, nel contempo, garantirà una maggior tenuta durante l’esercitazione.

Applicazione del Taping Elastico nel tibiale anteriore

Applicazione Percettiva e Direzionale di movimento del muscolo Tibiale Posteriore

L’applicazione per il tibiale posteriore, data l’origine del muscolo stesso, non può rispettare i parametri dell’applicazione precedente. Il muscolo tibiale posteriore origina profondamente dal labbro inferiore della linea obliqua e della faccia posteriore della tibia, dalla parte superiore della membrana interossea, dalla faccia mediale della fibula e dai setti intermuscolari circostanti e si inserisce sul tubercolo dello scafoide, sulla superficie plantare del secondo, terzo e quarto osso metatarsale. In relazione alla morfologia appena descritta, per l’applicazione, vengono presi in considerazione le regioni cutanee corrispondenti la regione postero laterale della testa del perone, come ancoraggio della prima base, e facendolo decorrere verso il basso e medialmente e facendolo passare dietro il malleolo mediale e sotto la volta, sulla regione plantare del quinto metatarso per l’ancoraggio della seconda base.

Applicazione Taping Elastico tibiale posteriore

Selezione delle modalità di esercitazione per il riequilibrio muscolare secondo il metodo di Esercizio Correttivo

È possibile avvalersi di diverse tecniche per ridurre gli squilibri muscolari, una di queste è il rilascio miofasciale (o SMR). Il rilascio miofasciale, o SMR (self myofascial relaese) “è una tecnica che ha lo scopo di ridurre le tensioni fasciali che si possono generare all’interno del tessuto muscolo-fasciale in seguito al mantenimento prolungato di posizioni non corrette, come nel caso degli atteggiamenti in valgo e pronazione del piede. Il SMR viene eseguito con l’ausilio di foam roller (rotoli di schiuma) o palline massaggianti, sulle quali il soggetto lascia scorrere le zone del corpo che intende massaggiare” (Russo L., 2016.).

In condizione di atteggiamento scorretto si alterano, come nel caso di valgismo retropodalico, i rapporti muscolari del muscolo peroneo laterale e il tibiale posteriore (Paolo Raimondi, 2003). Per questo motivo è possibile eseguire tecniche di SMR sui muscoli target, come il compartimento dei muscoli peronieri. In questa modalità di esercitazione è preferibile utilizzare una pallina massaggiante che, date le dimensioni della stessa e dato il decorso dei muscoli peronieri, si presta ad un massaggio dettagliato e facilmente eseguibile.

Nell’ipotesi in cui il test sulla flessibilità a carico del complesso muscolare del polpaccio dia esito positivo, è possibile utilizzare la medesima tecnica di SMR sulla muscolatura stessa.

Autorilasciamento miofasciale peronieri

In entrambe le tipologie di utilizzo della tecnica di SMR è possibile utilizzare i suggerimenti per la gestione del carico del Metodo di Esercizio Correttivo nelle quali sono previste una sessione di automassaggio ed una di tenuta statica sul punto di tensione:

Autorilasciamento miofasciale del polpaccio

Serie 3

Durata automassaggio 30-45 sec
Recupero tra le serie 15 sec

Serie 3

Durata tenuta statica 30-45 sec
Recupero tra le serie 15 sec

Selezione della modalità di esercitazione di attivazione “analitica” muscolare a catena cinetica aperta (cca)

Il Metodo di Esercizio Correttivo ed il Metodo del Taping Elastico Applicazione in chinesiologia, propongono esercitazioni di attivazione analitica (o rinforzo analitico) dei muscoli che risultano deboli ai test analitici di forza. Nella fattispecie del piede con atteggiamento valgo e pronato, come esposto precedentemente, viene riscontrato un probabile deficit del tibiale posteriore che riduce la forza della supinazione provocando una tendenza alla pronazione del piede” (Paolo Raimondi, 2003). L’esercitazione proposta prevede l’utilizzo di una resistenza elastica allo scopo di stimolare e rinforzare la muscolatura che ha funzione supinatoria.

Posizione di partenza: in decubito supino con l’arto inferiore disteso, posizionare un elastico che avvolga il primo metatarso passando inferiormente e superiormente alle teste metatarsali. La trazione dell’elastico deve portare il piede verso l’esterno in eversione.

Posizione di arrivo: contraendo la muscolatura bersaglio effettuare una spinta verso il basso e medialmente portando il piede in inversione.

Attivazione analitica del tibiale posteriore

Proposta di gestione del carico secondo il Metodo Esercizio Correttivo nella fase di attivazione analitica:

Serie 2-3
Ripetizioni 10-12
Durata Contrazion1 4-5 sec
Recupero tra le serie 30-45 sec

Selezione della modalità di esercitazione di attivazione muscolare a catena cinetica chiusa (ccc)

Data la funzione del tibiale anteriore, di flettere dorsalmente, addurre e ruotare medialmente il piede, nel metodo del TE Applicazione in Chinesiolgia, viene proposta un’esercitazione a ccc con l’obiettivo di supinare il piede, in stazione eretta, quindi sotto carico, con enfasi del muscolo TA. Posizione di partenza: in posizione eretta con entrambi i piedi in appoggio al suolo.

Posizione di arrivo: contraendo la muscolatura bersaglio effettuare una supinazione forzata del complesso del piede.

Attivazione catena cinetica chiusa del tibiale anteriore

Selezione della modalità di esercitazione per i muscoli cavizzanti

In questa proposta lavorativa, con la quale viene somministrata l’esercitazione, si richiede come compito motorio di effettuare un’azione di “prensione” con le dita dei piedi per afferrare dei “pezzi di carta” (o altro materiale congeniale all’esercitazione) posizionati a terra per poi spostarli all’interno di un contenitore (o altro) posto in direzione “interna”, oltre la propria linea mediana, proprio per consentire al soggetto in causa di svolgere tale movimento attivando la muscolatura “cavizzante” e supinatoria.

Posizione di partenza: in posizione seduta oppure in posizione eretta, a terra davanti a sé dei pezzetti di carta.

Posizione di arrivo: afferrare la carta con le dita dei piedi, cavizzando e flettendo plantarmente il piede e con un movimento di flessione dell’anca e del ginocchio e di extrarotazione della coscia gettare la carta in un contenitore posto medialmente.

Esercizi cavizzanti

Selezione delle modalità di esercitazioni propriocettive, di stabilizzazione e sensibilizzazione

Le esercitazioni propriocettive hanno l’obiettivo di stimolare il soggetto a livello della sensibilità muscolare, articolare, tattile, labirintica, visiva e uditiva, provocando come conseguenza delle risposte motorie (Ferrerio A., Monti G. B., Jelmoni G. P., 2005).

Esercizi di sensibilizzazione, mobilità, rinforzo e stabilizzazione della caviglia

Questi esercizi hanno lo scopo di far lavorare l’articolazione della caviglia su più piani al fine di esplorarne la mobilità e di migliorarne la stabilità:

Posizione di partenza: in posizione eretta con un piede in appoggio a terra e uno sopra una pallina dura.

Posizione di arrivo: far scorrere la superficie plantare del piede su di una pallina dura soffermandosi sulle aree più dolenti ed effettuando movimenti di aggiustamento della posizione della caviglia.

Esercizi di stabilizzazione e sensibilizzazione con pallina

Esercizio: deambulazione con differenziazione degli appoggi del piede

Posizione di partenza: in posizione eretta, deambulazione.

Posizione di arrivo: deambulare alternando le superfici di appoggio del piede (tallone, porzione laterale, avampiede).

Esercizi di stabilizzazione agli appoggi

Esercizio: stabilizzazione e controllo su piani instabili

Posizione di partenza: in appoggio monopodalico su una tavoletta instabile.

Posizione di arrivo: mantenere la posizione in appoggio monopodalico gestendo i movimenti della tavoletta.

Questa trattazione pone l’accento su una progressione operativa che ha lo scopo di illustrare una proposta allenante, logica e fondata su di un criterio razionale: effettuare delle valutazioni, selezionare i mezzi e i metodi, programmare le esercitazioni con le relative gestioni dei carichi.

Propriocezione con tavoletta

Le esercitazioni possono essere modificate o sostituite con quelle che si ritengono maggiormente opportune e congeniali al contesto.

Miglior-Libro-Ginnastica-in-Gravidanza-ATS
Scienza-in-Danza-Libro-Scienze-Motorie
Tennis-Libro-Scienze-Motorie
Giuseppe-Coratella-Libro
Nutrizione-Funzionale-Scienze-Motorie
Cadaver-Lab-Scienze-Motorie-2025
BFRT-Blood-Flow-restriction-Training-Italia

Articoli Correlati

Integrazione tra biomeccanica e sviluppo della forza per l’ottimizzazione della performance nel football americano

Integrazione tra biomeccanica e sviluppo della forza per l’ottimizzazione della performance nel football americano

Il football americano è uno degli sport più seguiti negli Stati Uniti, con oltre 70.000 atleti collegiali negli ultimi cinque anni. Negli ultimi tempi sta guadagnando popolarità anche in Europa, con 17 squadre nella European Football League e 12 team iscritti al campionato italiano di prima divisione. Spesso percepito come uno sport basato esclusivamente sulla […]

L'immagine mostra una rappresentazione stilizzata della struttura molecolare del cortisolo, con delle sfere collegate tra loro, un formato comune per visualizzare strutture chimiche. In basso, c'è una barra rossa con il testo bianco "CORTISOLO: IL RE DEGLI ORMONI", indicando il focus sul ruolo fondamentale del cortisolo nel corpo umano. Sotto il testo, è visibile il logo di scienzemotorie.com

Cortisolo: il Re degli Ormoni e il Segreto della Salute Ottimale

Il cortisolo, spesso etichettato come “L’Ormone dello Stress“, è invece un elemento centrale nella nostra fisiologia, gestendo risposte che spaziano dall’ impostazione del ritmo circadiano, alla regolazione del metabolismo, all’adattamento allo stress. In questo articolo, esploriamo alcuni dei concetti sviluppati nel libro: CORTISOLO: Quello che devi finalmente sapere. La vera storia del “Re degli Ormoni” […]

L'immagine mostra tre persone anziane che praticano esercizi fisici in una palestra. Indossano abiti sportivi e sono impegnate in una sessione di ginnastica leggera o stretching, che sembra essere adatta alla loro età. Sullo sfondo, si vedono attrezzature da palestra come manubri colorati e una grande palla blu. In basso, c'è un testo che recita: "TUMORI ED ESERCIZIO FISICO NELL’ANZIANO" e il logo di Scienze Motorie

Tumori ed esercizio fisico nell’anziano

Il tumore rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica e il suo impatto è particolarmente evidente negli anziani. Con il progressivo invecchiamento demografico è fondamentale comprendere come mitigare i rischi associati al cancro e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tra le strategie emergenti, l’esercizio fisico si dimostra uno strumento efficace sia […]

L'immagine mostra una donna anziana con un’espressione pensierosa o preoccupata, con la mano appoggiata sulla testa. Il suo sguardo sembra riflettere su una questione importante. Sullo sfondo, c'è un ambiente interno, con una pianta e una finestra che lasciano entrare la luce naturale. In basso, è presente un testo in italiano che recita "DISTURBI PSICHICI NELL’ANZIANO", seguito dal logo scienzemotorie.com

Disturbi psichici ed esercizi fisico nella terza età

L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida per il presente e per il futuro. Tra i disturbi più diffusi nella terza età, è evidente un aumento di quelli psichici. Condizioni come depressione, ansia, disturbi del sonno e altri problematiche sono frequenti in questa fascia di età e hanno un impatto spesso devastante sulla qualità della vita. […]

L'immagine mostra due persone anziane che eseguono esercizi di stretching insieme, sorridendo e indossando abbigliamento sportivo. Entrambi sembrano godersi l'attività fisica, che è un esercizio delicato e salutare. Sullo sfondo, si intravede una finestra luminosa che suggerisce un ambiente sereno. In basso, c'è una scritta in italiano che recita: "DIABETE ED ESERCIZIO FISICO NELL’ANZIANO". A destra del testo, è visibile il logo di scienzemotorie.com.

Diabete ed esercizio fisico nell’anziano

L’invecchiamento della popolazione mondiale rappresenta una delle principali sfide sanitarie ed economiche del XXI secolo. Questo drastico cambiamento demografico pone l’accento sulla necessità di mantenere attivi gli anziani, sia dal punto di vista fisico che sociale. Il diabete mellito, una delle patologie croniche più diffuse in questa fascia di età, costituisce una sfida particolare, ma […]

Anziani che praticano esercizio fisico per prevenire le demenze e migliorare il benessere cognitivo

Demenze ed esercizio fisico

Le demenze rappresentano una delle sfide più rilevanti della salute pubblica mondiale, con oltre 55 milioni di persone affette a livello globale, cifra destinata a crescere fino a 132 milioni entro il 2050. La malattia di Alzheimer è la forma più comune, rappresentando circa il 54% di tutti i casi di demenza negli anziani. Le […]

Live Chat
assistance banner image
Whatsapp
Messenger
800.19.35.40