08 giugno 2014

Quando un Laureato in Scienze Motorie nega il valore della propria laurea

Quando un Laureato in Scienze Motorie afferma che la laurea in Scienze Motorie non ha valore, compie un’azione controproducente nei confronti di se stesso, di un’intera categoria di professionisti e per il bene della comunità.

La cantilena improduttiva, per quanto vera, che risuona da anni nelle orecchie dei Laureati in Scienze Motorie, sulla mancanza di tutela da parte dello stato italiano, sull’assenza di un albo professionale e sugli scarsi incentivi dedicati all’educazione fisica, pare aver suscitato un effetto particolarmente nocivo, quello di giustificare una sensazione di forte vittimismo e pericoloso immobilismo.

Le sfide attuali e la trasformazione delle Scienze Motorie

Le Scienze Motorie, come tutti gli altri ambiti professionali in questi anni, sono soggette a un radicale cambiamento. Il rischio attuale è che le menti intorpidite dalle lamentele di una mancata protezione, perdano occasione di compiere un’attenta analisi e riconoscere le grandi opportunità che il settore delle Scienze Motorie offre ai professionisti. Una caratteristica fondamentale per il successo di Laureato in Scienze Motorie, risulta essere la comprensione che le competenze si esprimono attraverso le capacità personali, più che attraverso un’autorità formale.

La risposta è: sono sempre le persone!
Corso di Laurea in Scienze Motorie, 3 anni. Specializzazione, 2 anni. Master: 1 anno. corso di perfezionamento: 6 mesi.

Personalmente ritengo stupido investire anni del proprio prezioso tempo e investimenti, spesso faticando oppure a carico della famiglia che dedica ingenti sforzi alla formazione, per concludere dicendo che sia stato tutto inutile e che il proprio benessere e le proprie mancate soddisfazioni dipendano esclusivamente da fattori esterni. Credo molto di più che le persone giochino un ruolo chiave nella propria crescita e in quella di tutta una categoria. È comunque del tutto lecito e molte volte opportuno per il bene comune, che una certificazione non obblighi un professionista demotivato a continuare il percorso intrapreso. In ogni ambito professionale esistono differenze di ruolo e retribuzione. È curioso osservare come nel mondo delle Scienze Motorie tali differenze assumano dimensioni abissali e che i riconoscimenti siano altrettanto diversi.

Opportunità di crescita e ruolo della formazione

Il sostegno che dovrebbe essere rivolto alla categoria dei Dottori in Scienze Motorie è senza dubbio importante e come tale la sensibilizzazione alla prevenzione e l’educazione alla salute. L’evidente segnale di negligenza espresso continuamente dallo Stato, non passa certo inosservato, ciò non dovrebbe comunque giustificare un comportamento disfattista da parte dei professionisti.
Il primo step per innescare un cambiamento positivo nel mondo delle Scienze Motorie, in mancanza di un organo di riferimento effettivo, potrebbe essere quello di compiere un’analisi sulle condizioni necessarie e attualmente omesse, per la diffusione di una cultura dell’educazione nella comunità e di competenze organizzative e di comunicazione imprenditoriale ai Laureati in Scienze Motorie.
Effettuando una breve analisi in merito ai programmi didattici degli oltre 30 corsi di laurea in Scienze Motorie presenti in Italia, è facilmente osservabile la pressoché totale assenza di un monte ore dedicato all’apprendimento di organizzazione business, marketing, vendita di un servizio, negoziazione e gestione di un contratto di lavoro, comunicazione e coaching, tutte abilità indispensabili in un ambiente dove il ruolo di un professionista delle Scienze Motorie dev’essere necessariamente autogestito.

Guardare avanti: innovare e rivoluzionare il settore

Qualsiasi operazione di business parte da un unico concetto: rispondere a una necessità della clientela, migliorando l’esperienza e la qualità della vita. Il servizio/prodotto che potenzialmente un Laureato in Scienze Motorie può offrire, è in target per qualsiasi cliente: miglioramento dello stato di salute, prestazionale, costruzione delle abilità motorie, miglioramento dell’apprendimento, team building, recupero… e potenzialmente ideale per qualsiasi soggetto, piccoli, adulti, anziani, singoli, gruppi, squadre…
Poter offrire il proprio servizio a chiunque è un privilegio che pochi professionisti hanno.

Facciamo un passo a ritroso e chiariamo un concetto. L’ambito d’intervento delle Scienze Motorie è molto ampio, volendo circoscrivere le aree d’attivazione, possiamo identificarne 5:

  • Benessere

  • Performance

  • Educazione

  • Riatletizzazione

  • Ricerca

L’esperienza maturata negli anni in merito alla comunicazione professionale operatore della salute – paziente/cliente, mi porta a fare una precisazione: è necessario mantenere una sensata e spiccata connessione al codice etico di condotta in tutte le fasi di realizzazione e promozione di un servizio/prodotto in ambito di salute. Detto ciò, è altrettanto importante essere in grado d’individuare le migliori modalità di erogazione, finalizzate al consumo e al miglioramento della qualità della vita. La mancanza di una corretta modalità di proposta, da parte di un professionista verso la collettività, porta a un relativo mancato collegamento tra le due parti con insoddisfazione reciproca.

Il primo passaggio necessario quanto rivelatorio per implementare la proprio ruolo, incrementare l’impatto professionale e consolidare la propria attività, è identificare la singola o le multiple aree nelle quali posizionarsi per definire la propria strategie e passare alla costruzione di un prodotto efficiente.

Non iniziare discutendo di retribuzioni: orienta l’attenzione sull’interesse dei clienti. Guadagnerai prima rispetto e poi denaro.

Impariamo a coinvolgere direttamente le persone sensibilizzando alla crescita personale e al benessere, sarà così possibile rendere evidenti le proprie competenze e rivoluzionare il sistema. Per trasformare il settore delle Scienze Motorie, ci dev’essere una personale volontà di riorganizzare l’erogazione dei servizi, l’apprendimento di abilità di comunicazione e gestione del proprio business attorno ai bisogni del cliente, tale riforma implica la rottura di uno status quo, l’accesso a informazioni di qualità “aggiornate” per i professionisti e la coltivazione di farm team che enfatizzino il processo di cambiamento nelle comunità di laureandi e professionisti.

Il mio invito e augurio, è quello di rinnovare, scoprire o riscoprire la passione per il proprio lavoro, le Scienze Motorie sono un ambito professionale potenzialmente ricco di soddisfazioni, sta ad ognuno esprimere il meglio. L’importante fase di cambiamento in cui siamo coinvolti presenta grandi opportunità di crescita e rinnovamento.

a cura di
Giacomo Catalani
Dott. Scienze Motorie
Editore, Trainer, Autore

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