Canoa Polo

Di:   ScienzeMotorie  |  26 Gennaio 2017

La canoa polo è uno sport di squadra su canoe che si svolge in acqua con la palla, molto simile alla pallanuoto, dove ci sono 5 giocatori in campo e 3 in panchina.

LA STORIA 

La storia della canoa polo comincia in Inghilterra e Germania dove negli anni ’70 era utilizzato come alternativa agli allenamenti invernali di canoa, ed era così divertente che si diffuse anche in tutta Europa.
La prima partita in Italia viene svolta durante un raduno internazionale di canoa fluviale organizzato sul fiume Natisone Kayak Club di Manzano il 9 settembre 1979.

IL REGOLAMENTO 

Lo scopo è fare più goal della squadra avversaria in un tempo reale di 20 minuti, segnando in una porta di 1 m x 1,5 m sospesa due metri sul livello dell’acqua e protetta da un giocatore che usa la pagaia, sollevandola perpendicolarmente all’acqua, per parare i tiri.

La palla è quella che si usa a pallanuoto e può essere giocata sia con le mani che con la pagaia.

L’area in cui si svolge il gioco deve essere rettangolare, avere una lunghezza di 33-35 metri e una larghezza di 23 metri. La profondità dell’acqua al suo interno non deve essere inferiore ai 90 centimetri e al di sopra del campo da gioco non devono esserci ostacoli per almeno 3 metri. Ogni lato deve essere dotato di pontili liberi, in modo da consentire il movimento degli arbitri che devono seguire costantemente il gioco durante la partita. Il campo da gioco è delimitato da galleggianti che, posti a un metro di distanza l’uno dall’altro, disegnano le linee laterali dell’area di gioco, sulle quali devono essere contrassegnati:

  • la metà campo;
  • i 6 metri;
  • i 4,50 metri dalle porte.

I galleggianti servono anche a delimitare le linee di fondo o linee di porta, dal momento che al loro interno solo allocate le porte di ciascuna squadra. Su ogni lato, a partire dal centro della porta, per 4 metri l’area dovrà essere libera da ostacoli, per non interferire con il portiere.

IL GIOCO 

Al fischio d’inizio, l’arbitro lancia la palla al centro del campo di gioco e solo un giocatore per squadra può tentare di impadronirsene: tutti gli altri devono tenersi a una distanza di 3 metri dal loro compagno. La squadra che viola questa regola regala all’avversario un lancio libero o tiro diretto. L’arbitro ha la facoltà di ripetere il lancio iniziale, nel caso in cui la posizione favorisca troppo una delle due squadre; può richiamare e punire, assegnando alla squadra avversario un lancio libero, i giocatori che non si allineano sul fondo del campo.

Le principali regole della canoa polo sono:

  • Regola dello Shot-Clock: dal momento in cui guadagna il possesso di palla, la squadra ha 60 secondi per tentare di tirare in porta
  • Assegnazione del punteggio: il goal è considerato valido solo se tutta la palla supera il piano frontale dell’intelaiatura della porta e ogni goal segnato vale un punto
  • Ripresa del gioco: dopo il goal, il gioco riparte con un lancio dalla metà campo assegnato alla squadra che lo ha subito
  • Vincitori: la partita è vinta dalla squadra che ha segnato più goal alla fine del gioco.
  • Pareggio: nel caso in cui le squadre abbiano segnato lo stesso numero di reti la partita è pareggiata.

Nel caso sia necessario determinare la squadra vincente in caso di pareggio durante i tempi regolari, si procede con i due tempi supplementari che hanno la durata di tre minuti ciascuno, con un intervallo di un minuto e la regola del Golden goal: vince chi segna per primo, anche se il tempo supplementare non è concluso.
rigori sono l’ultima possibilità in caso di pareggio anche dopo i tempi supplementari.

Il Cronometrista comunica la fine della partita con un apposito segnale acustico.
L’arbitro può interrompere una partita chiamando il Time Out con tre fischi consecutivi solo in determinati casi:

  • quando vengono meno le condizioni di sicurezza del gioco;
  • se un giocatore si è rovesciato rovesciato oppure il suo equipaggiamento ostacola il corso regolare della partita.
  • quando il campo di gioco necessita di essere sistemato;
  • quando un giocatore è in campo pur essendo stato, per esempio, espulso, anche se l’interruzione del gioco non deve creare uno svantaggio per la squadra avversaria;
  • se durante il gioco qualche giocatore si è ferito;
  • quando viene segnato un goal;
  • quando viene assegnato un rigore;
  • quando ci sono due palle in campo.